“A voi piace tanto chiamarla Arena, ma quell’anello rossiccio con le righe bianche è l’unica, (l’unica), pista di atletica di Perugia“. È questo lo sfogo lanciato sui social da un cittadino nei confronti dell’impianto sportivo del Santa Giuliana. Un luogo dove centinaia di atleti a tutti i livelli praticano sport “facendo slalom tra le buche, fottendosi legamenti e tendini a raschiare con le scarpe sul cemento”.
Gli impianti, chiusi dal 22 giugno per l’allestimento estivo del palco di Umbria Jazz, nei giorni scorsi avrebbbero trovato una nuova funzione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata nel fine settimana, quando una ventina di truck food sono approdati al Santa Giuliana dal parco Chicco Mendez per questioni di ordine pubblico a causa della partita allo stadio Curi Perugia – Frosinone, dando vita allo Streeat food truck. Dove. Una volta correvano gli atleti, 23 artigiani dell’enogastronomia hanno allestito le propri cucine, con i loro camion, furgoncini, ape car, biciclette, roulotte. “Vedere questi camioncini e furgoni dell’ennesimo festival delll street food – continua lo sfogo del cittadino – tutti allineati alla partenza dei 400, al passaggio dei 1000, agli ostacoli dei 3000 siepi là dove con i banchetti catalizza-colesterolo si dovrebbe saltare, pare la più limpida esposizione della nostra coscienza civica, del rispetto e della politica reale di questa città“. Tra le condizioni di uso dell’area per svolgere il festival dedicato al cibo di strada, il Comune di Perugia ha chiesto il divieto assoluto di calpestare il Prato appena piantato.
L’impianto sportivo di atletica ha in att una procedura di gara con l’obiettivo di assegnare i lavori alla ditta aggiudicatrice del bando il prima possibile, forse già dalla fine di settembre. La riqualificazione della struttura costerà circa un milione di euro, finanziato per metà con fondi della Fondazione Cassa di Risparmio e per l’altra metà con gli oneri urbanistici connessi al progetto Decathlon.
Una presa di posizione dura, quella del cittadino preso d’esempio sui social, ma figlia di una situazione che va avanti da troppo tempo. La chiusura e le condizioni tutt’altro che dignitose degli impianti sportivi nel cuore dell’amico città ha rappresentato, è continua a rappresentare, un forte disagio nei confronti dei tanti perugini amanti della disciplina dai più giovani agli anziani, dagli amatori fino agli agonisti costretti a scegliere soluzioni alternative per fa fronte a tale criticità.