Stop alle assunzioni all’Azienda ospedaliera di Perugia. In virtù del “principio di precauzione”, vista l’inchiesta in corso da parte della Procura di Perugia. Ma anche perché, come ha spiegato il dott. D’Ambrosio, commissario pro tempore dell’Azienda i cui vertici sono stati decapitati dall’inchiesta, “non ci sono le risorse amministrative per compiere attività straordinarie, che saranno valutate con calma”.
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Quanto al passato, l’assessore Bartolini, che ha assunto le deleghe alla Sanità dopo l’arresti di Luca Barberini, ha annunciato che sarà istituita una commissione di probiviri incaricata di verificare quanto accaduto al fine di assumere eventuali “provvedimenti disciplinari”, “procedure concorsuali e appalti in corso” ed “annullare le gare che risultassero illegittime” in autotutela. Questo, ovviamente, mentre l’inchiesta condotta dalla Procura di Perugia continuerà a fare il suo corso.
“Non abbiamo ricevuto comunicazioni in merito” ha detto Bartolini. Alle procedure concorsuali già concluse sarà dato comunque seguito.
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Bartolini ha comunicato di aver ricevuto una lettera del ministro della Salute Giulia Grillo, che offre “piana collaborazione” per sopperire ai problemi tecnico-amministrativi in cui si è trovata l’Azienda ospedaliera di Perugia. La Regione ha chiesto un incontro urgente al ministro, perché il nome del commissario che guiderà l’Azienda ospedaliera di Perugia sarà scelto di accordo, tra i tecnici del ministero inseriti nell’elenco nazionale di coloro che possono assumere questo incarico.
“Politicamente chiedo scusa ai cittadini umbri” ha detto Bartolini, che si è detto “personalmente in forte imbarazzo” per quanto appreso dagli organi di informazione in merito all’inchiesta. Bartolini ha però lodato i tanti professionisti che lavorano nell’ospedale “vanto di Perugia e dell’Umbria”.
“Attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio” ha aggiunto.
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Bartolini e D’Ambrosio hanno poi rassicurato i pazienti e gli utenti: i servizi sanitari ai cittadini continueranno ad essere svolti normalmente.
Rotazione tra i manager
Intanto la Giunta regionale ha approvato questa mattina la rotazione ai vertici di alcune direzioni regionali e ed una parziale redistribuzione di competenze. Sulla base del nuovo assetto la direzione “salute, welfare, sviluppo economico, istruzione, università, diritto allo studio” è stata affidata a Luigi Rossetti; la direzione “programmazione” è stata affidata a Walter Orlandi (indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla Sanitopoli perugina); la direzione “organizzazione e risorse umane, finanziarie e strumentali, affari generali e rapporti con il Governo” è stata affidata a Lucio Caporizzi.
Confermati nelle rispettive direzioni Alfiero Moretti, a quella del “governo del territorio, infrastrutture e protezione civile”, e Ciro Becchetti alla direzione “agricoltura, ambiente e cultura”.
Nel corso della stessa seduta la Giunta regionale ha dato mandato all’assessore Antonio Bartolini di predisporre la sospensione e la revoca degli atti assunti dalla Giunta Regionale relativi alla presa d’atto dei lavori delle Commissioni predisposte per la definizione della rosa dei nominativi per gli incarichi di direzione generale (art. 2 Dlgs. 171/2016), nonché dell’elenco degli idonei per gli incarichi di direzione sanitaria e amministrativa (art. 3 DLgs 171/2016) presso le Aziende sanitarie regionali.