"Nonostante le innumerevoli richieste di incontro avanzate dai sindacati, i direttori delle aziende sanitarie continuano imperterriti a non dare risposte"
“Ormai siamo di fronte al fatto che per avere risposte rispetto alle innumerevoli problematiche della sanità ternana bisogna rivolgersi ai carabinieri, all’Ispettorato del Lavoro, al Dipartimento di Prevenzione e Protezione e forse anche alla Procura della Repubblica” – è quanto denunciato dalla Cgil Terni sulla situazione della sanità ternana.
Le aziende sanitarie non danno risposte
“Nonostante le innumerevoli richieste di incontro avanzate da Cgil, Cisl e Uil e dalla nostra categoria Fp Cgil, i direttori delle aziende sanitarie continuano imperterriti a non dare risposte” – si legge in una nota del segretario Cgil Giorgio Lucci.
L’ospedale di Amelia
“Quanto accaduto all’ospedale di Amelia è emblematico – si legge ancora nella nota – le strutture sono ormai fatiscenti, i Pronto Soccorso sono stati declassati a Punti di Primo intervento, suscitando perplessità e insicurezza nei cittadini, il personale medico è in carenza e il personale Infermieristico e O.S.S. ormai ridotto ai minimi termini nel numero e nelle energie”.
Blocco dei ricoveri
“Se tutto questo già non fosse sufficiente, l‘emergenza continua con il blocco di tutti i ricoveri sia in Medicina che nella Riabilitazione, e con i malati rispediti a casa o in altre strutture che ovviamente non stanno poi tanto meglio – scrive ancora Lucci – Il tutto senza uno straccio di informativa, al personale, alle organizzazioni sindacali e soprattutto in sfregio al diritto sacrosanto dei cittadini di avere garantito il diritto alla salute”.
Intervento dei Nas
“Pare che l‘intervento dei carabinieri dei Nas, forse a seguito di un esposto, abbia costretto l’amministrazione a correre ai ripari con lavori straordinari di manutenzione, di cui non conosciamo tempi, modi e costi e soprattutto senza la dovuta trasparenza nel capire cosa è realmente accaduto”.
Sanità allo sbando
“Ormai abbiamo una sanità allo sbando totale, nell’assoluto silenzio degli amministratori – incalza la Cgil – Era proprio il direttore generale De Fino, a fine agosto, a descrivere su un quotidiano locale le problematiche e le criticità che l’azienda riscontrava in termini di liste di attesa: Gastroentorologia e Diagnostica per Immagini ( RM, Ecografia e Tac ), Oculistica, Ginecologia sono solo alcuni dei servizi in difficoltà, nonostante ciò questi amministratori non trovano mai il tempo per incontrare i sindacati, che non rappresentano solo i lavoratori con i loro mille problemi, ma anche i cittadini che sono anche elettori”.
Ospedali con mille problemi
“Ospedale di Orvieto, Narni, Amelia, Centro Geriatrico Le Grazie, Neuropsichiatria – conclude la nota – tutte strutture con mille problemi, su cui siamo spesso intervenuti senza mai avere una risposta, non ultima la richiesta di conoscere quali servizi saranno ospitati nella Casa della Salute di Amelia, struttura ormai quasi terminata, e soprattutto quali e quanti spazi saranno garantiti alla ditta privata che ha costruito lo stabile all’interno di un project financing”.