di TDM Spoleto
Corre voce che il servizio di Urologia nella ASL2 debba essere riorganizzato. Il termine “riorganizzazione” ci spaventa molto perché per Spoleto equivale sempre a “ridimensionamento”. Sempre secondo le voci, all’Urologia di Spoleto si assegnerebbe un unico tipo di intervento: quello sui tumori della prostata da effettuare con il robot. Tutti gli altri interventi a Foligno! E questi sono moltissimi: tumori non trattabili con il robot; prostatectomie; cistectomie totali o parziali; orchidopessi; operazioni per idrocele, varicocele, fimosi. Questi interventi, effettuati fino ad oggi nel nostro ospedale, lo scorso anno sono stati circa 130, un numero considerevole che potrebbe aumentare se all’urologo fosse permesso di operare non una sola volta alla settimana come ora, ma almeno due volte.
Il Servizio, quindi, è efficientissimo e soddisfa pienamente l’utenza. Perché allora un “riordino” visto che, tra l’altro, alla ASL non deriverebbe alcun risparmio? E soprattutto, perché penalizzare sempre gli utenti spoletini e le loro famiglie costretti non solo a spostarsi ma anche a subire un aggravio di spesa? E’ un diritto di tutti essere curati nel modo migliore e con il minimo disagio, proprio come avviene adesso, senza cambiamenti che porterebbero solo difficoltà. Gli spoletini non vogliono dover riempire altre strutture ma vogliono continuare ad usufruire di quello che hanno e che funziona benissimo sia per il valore dei professionisti che per le strutture all’avanguardia.
I problemi degli altri ospedali non devono essere risolti a danno di Spoleto. Il T.D.M. si augura che le voci siano soltanto tali, ma poiché in passato ad ogni voce ha fatto seguito un impoverimento dei Servizi, non possiamo che preoccuparci. E ci preoccupa anche il fatto che dei pericoli che corre il San Matteo è consapevole soltanto il T.D.M. e mai le Istituzioni che, non per volontariato come noi, ma per un preciso dovere dovrebbero vigilare sulla Sanità.
E dire che nei programmi elettorali di tutti i partiti la difesa dell’ospedale è sempre al primo posto. Ma questa difesa come e dove viene fatta? Ci hanno tolto tanto nel tempo e solo la mobilitazione cittadina, organizzata dalle Associazioni, ha limitato i danni che, comunque, sono stati e sono numerosi. Naturalmente il T.D.M. spera vivamente che nulla di quanto si vocifera sia vero, in caso contrario fa appello alla città tutta perché si opponga a questa ennesima sottrazione ed ai politici perché in questa ultima fase del loro mandato diano un segno concreto del loro interesse per l’Ospedale.