I sindacati esprimono forte preoccupazione per i 30 lavoratori della San Gemini che non sono rientrati nel piano Norda. Per loro c’è la cassa integrazione straordinaria e un futuro sempre più incerto: “Non sono infatti state ancora state individuate soluzioni verso un percorso di ricollocazione, come invece sottoscritto nell”accordo del primo marzo.
In quell”accordo – dice la nota a sigle congiunte dei sindacati – le parti tutte si impegnarono a definire un percorso di confronto con la Regione Umbria, nello specifico con la presidente Marini che aveva seguito in prima persona le trattative con il gruppo Norda. Siamo ormai alla fine del mese di luglio e il silenzio sulla vicenda è molto preoccupante, nonostante siano state inviate anche richieste ufficiali di incontro alla presidente Marini”.
Il problema è che alla fine dell’anno in corso, non potranno più essere chiesti gli ammortizzatori sociali ed è necessario risolvere il la questione in tempi brevi per evitare guai peggiori.
I sindacati hanno dichiarato che, in caso di necessità, ricorreranno “a tutte le forme di protesta che riterranno necessarie”.