(Ale. Chi.) – Sandri, dal 1860: “qualunque cosa sogni di intraprendere, cominciala. L'audacia ha del genio, del potere, della magia”. Così dicono dalla storica pasticceria del centro storico perugino, quella stessa acropoli tante volte finita alla ribalta di titoli e cronache per l'abbandono e la chiusura di tante attività che per tanto tempo ne sono state il suo marchio distintivo. Una frase prestata da Goethe, magari audace, di certo importante. Ora che la data di riapertura si avvicina (si parla di un appuntamento fissato per la primavera ormai sbocciata in Umbria), la curiosità per come il locale diventerà, se magari sarà in parte trasformato, di certo mantenendo la sua caratteristica originaria, sale sempre di più tra i frequentatori di Corso Vannucci.
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Quegli stessi frequentatori che avevano lasciato i messaggi sulla saracinesca abbassata del locale, per chiedere alla sua titolare, Carla Schucani di riaprire. Ora è il Gruppo Ferretti a rappresentare la nuova proprietà, con la Schucani che mantiene comunque un ruolo predominante nella gestione. Chiunque faccia un giro su Corso Vannucci in questi giorni può notare il lavorio delle maestranze che mettono a nuovo il locale. Tanti i curiosi che si affacciano per scoprire come si stia ammodernando. Attendiamo, dunque. Intanto sognamo la pasticceria Sandri che, almeno questa estate, non deluderà gli ospiti di Umbria Jazz, offrendogli ancora una volta almeno un buon caffè.
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Foto di Andrea Ottaviani
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