Un accurato lavoro di restauro ha restituito alla comunità di Vallo di Nera un affresco di fine Cinquecento-inizi Seicento, raffigurante San Giovanni Battista patrono del paese.
Il lavoro è stato presentato alla cittadinanza dall’amministrazione comunale durante i festeggiamenti del Santo, al termine della tradizionale Processione. Alla breve cerimonia sono intervenuti il Parroco don Giuseppe, il Sindaco Benedetti, il funzionario di zona della Soprintendenza alle Belle Arti Margherita Romano, il progettista e direttore dei lavori Arch. Di Sante, la ditta esecutrice dei lavori L.E.S.A., le restauratrici della Coobec Antonietta Santoni, Antonella Filiani e Anna Maria De Carolis.
Il restauro è stato possibile grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione dell’Umbria che ha finanziato l’intervento con gli stanziamenti destinati ai beni danneggiati dagli eventi sismici.
L’affresco e tutto il restante edificio che ospita le fonti presentavano profonde lesioni e fenditure, oltre a uno stato di forte degrado che durava da anni.
Il San Giovanni, opera di pittore anonimo, si trova nel Borgo dei Casali davanti alla Chiesa di San Rocco, riparato da una trasanna fatta costruire nel 1680 (come è inciso su una pietra angolare) proprio all’ingresso di Vallo, dove un tempo convergevano tutte le strade d’arrivo. Nella piazzetta si incontrano la Chiesa, il fontanile pubblico, l’antico abbeveratoio con il mascherone che fu trasferito dopo la costruzione del lavatoio, i sedili in pietra. La figura del Santo si staglia in movimento su un paeesaggio indefinito, incorniciata da un riquadro di probabile fattura ottocentesca ed è contornata da una elaborata cornice in cotto, che ha gli angoli allargati. In alto si può leggere l’invocazione in latino di pregare per gli abitanti di Vallo di Nera. Dal punto di vista artistico l’affresco e il suo contesto rappresentano un’altra pagina importante della ricca varietà di dipinti devozionali presenti a Vallo di Nera, custoditi sia all’interno delle Chiese sia negli edifici civili.
“Un ringraziamento alla Regione dell’Umbria, alla Presidente Marini e ai funzionari preposti – ha detto il Sindaco Agnese Benedetti – per averci permesso la restituzione di beni importanti che completano il recupero dei nostri centri storici, alla Soprintendenza per la continua attenzione e sostegno, a tutti coloro che hanno profuso la loro opera professionale, agli uffici comunali, agli abitanti che si prodigano collaborando nella cura dei beni privati e pubblici”