di Angelo Morbidoni e Nico Primieri (*)
L'arroganza del potere si manifesta quando chi lo esercita presume di poter parlare senza subire repliche. A questo in ultimo si possono ricondurre le deplorevoli esternazioni del PD di San Gemini, che nell'imputare al nostro partito incoerenze tanto originali nella forma quanto effimere nella sostanza dimentica di essere il partito che vuole sconfiggere Berlusconi per poi approvare una finanziaria fatta di tagli e tasse, che sostiene la campagna referendaria a parole per poi proseguire sulla strada delle privatizzazioni dei servizi locali in rete, che si appella alla questione morale di berlingueriana memoria per ritrovarsi alle prese in tutta Italia – anche se basterebbe far riferimento solo alla nostra verde Umbria – con gravissime ipotesi di reato.
È piuttosto il PD, che ha bloccato per oltre un mese il Comune di Terni proprio in tema di Bilancio, determinando in una fase difficilissima addirittura le temporanee dimissioni del Sindaco, a dimostrare anche in questo frangente “la scarsa capacità della propria classe dirigente a svolgere il ruolo politico che gli appartiene”.
Sperare infatti di mettere la dirigenza del PRC contro la propria rappresentante nel Comune di San Gemini servendosi di insinuazioni è semplicemente ignominioso.
Nel comunicato si legge di “numerose riunioni” tenute dal Sindaco con i singoli partiti sul bilancio; il maggiore atto di programmazione economica dell'amministrazione comunale è dunque oggetto di trattativa privata? La Giunta deve dunque funzionare da passacarte per decisioni prese altrove?
Il PRC crede nel ruolo delle istituzioni nel garantire democrazia e trasparenza: se il PD avesse voluto veramente risparmiare alla coalizione ed alla cittadinanza tutta questa vicenda avrebbe fatto meglio a confrontarsi con la nostra rappresentante in comune, Sara Masci, che proprio per senso di responsabilità si è rifiutata di votare un bilancio in perenne mutazione, dove in ultimo si prevedono 145 mila euro di introiti derivanti da multe; una cifra esorbitante per la popolazione di San Gemini, che in sostanza si troverà così a pagare una vera e propria tassa. Per non parlare poi di quanto rischia di accadere nel 2012 sulle tariffe per i servizi di utilità sociale, rispetto ai quali abbiamo chiesto un riordino già quest'anno teso a scongiurare ulteriori stangate; chi è allora il partito delle tasse?
Si tratta di provvedimenti che denotano una desolante mancanza di idee, a cui invece si dovrebbe far ricorso per rispettare il programma elettorale e rispondere alle difficoltà di una fase dove le amministrazioni si trovano alle prese da un lato con la mancanza di risorse, e dall'altro con l'impossibilità oggettiva di chiedere ulteriori esborsi alla popolazione. Se si deciderà di riprendere questa difficile rotta in maniera trasparente, con coraggio e determinazione, il PRC non si sottrarrà agli impegni presi.
(*) dirigenti di Prc e Fds San Gemini