Oggi è stata riposizionata sulla facciata della chiesa di San Francesco al Prato la croce che era stata abbattuta da un fulmine nel giugno 2016. Dopo la caduta, la croce è stata riparata dai fabbri del cantiere comunale e custodita dai frati francescani del vicino convento di San Francesco al Prato.
Il tutto nell’ambito del progetto di riqualificazione della chiesa di San Francesco al Prato che ha come obiettivo quello di restituire a Perugia uno dei suoi monumenti più significativi, sconosciuto a molti cittadini perché chiuso da decenni, declinandone un nuovo potenziale funzionale per creare uno spazio sociale e culturale a servizio della città.
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Alla fine dei lavori verrà consegnato alla città un auditorium da circa 600 posti, che si presterà di fatto ad ospitare eventi di natura non solo spettacolare (concerti, danza, rappresentazioni teatrali) ma anche congressuale o espositivi, consentendo all’antico complesso medievale di tornare ad emozionare i suoi fruitori. Il progetto ha infatti previsto di impostare il pavimento ad un’unica quota, libero da elementi di arredo fissi, che si presta così ad accogliere eventi di natura diversa rispondendo alle rispettive esigenze di allestimento, con la possibilità di dar vita a varie configurazioni di spettacolo.
Nella navata centrale la platea prevede 400 posti su sedute facilmente rimovibili; ad essi si possono aggiungere fino ad ulteriori 200 posti dislocati, a seconda della configurazione di spettacolo prevista, ai lati del transetto.
L’auditorium verrà dotato di una nuova centrale tecnologica per il riscaldamento dell’intero complesso di San Francesco al Prato, compresi i locali dell’Accademia di Belle Arti, e di un moderno impianto di riscaldamento a pavimento. Lo studio dei dettagli tecnologici ha richiesto un approfondimento particolare in materia di acustica, trattandosi della rifunzionalizzazione in auditorium di un luogo con precedenti funzioni diverse. Si è reso necessario progettare specifici interventi volti in primis alla delimitazione di un volume di fatto enorme, soprattutto per le altezze raggiunte nella navata centrale. Per ottenere un buon rendimento acustico della sala, sono state progettate ad hoc delle “nuage” lignee che verranno appese al tetto.
Appesi alla struttura di copertura dell’abside e quindi sospesi sulla zona della scena, saranno realizzate delle strutture destinate all’implementazione del sistema fonico ed illuminotecnico in funzione delle specifiche esigenze dell’evento in programmazione. I lavori di restauro e recupero della chiesa di San Francesco al Prato sono stati avviati nel luglio 2016 e termineranno nel gennaio 2018.