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San Costanzo, anche Perugia 1416 alla Luminaria

Perugia 1416, con i cinque Rioni, parteciperà alla “Luminaria di San Costanzo“, che si terrà nel pomeriggio di sabato 28 gennaio, a partire dalle ore 17. Un invito che il Cardinale Arcivescovo Gualtiero Bassetti aveva fatto lo scorso anno (“Così la città di Perugia avrà una sua delegazione in costume”) direttamente a chi ha vestito i panni di Braccio Fortebracci (Alexio Bachiorri), durante la prima edizione della sfilata del corteo storico di giugno.

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A pochi mesi di distanza, il Cardinale e il Vescovo ausiliario Paolo Giulietti hanno convocato una riunione per esprime il piacere di avere una rappresentanza in costume di Perugia 1416 nella processione dedicata al Santo Patrono della città. I figuranti accompagneranno la Curia nella processione insieme al sindaco Romizi, agli assessori e ad altre istituzioni. Non a caso la Luminaria, o “processione dei lumi” fu istituita da una ordinanza dei Priori del Comune di Perugia l’11 dicembre 1310, e definita festa di tutta la città.

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Grande soddisfazione ha quindi espresso Teresa Severini, assessore alla Cultura, nonché presidente dell’associazione: “I costumi che sfileranno per la Luminaria, acquistati per il costituendo Museo della città, e per partecipare ad eventi come questo, hanno un fortissimo significato simbolico, che il Cardinale e il Vescovo ausiliare hanno perfettamente colto: quello dell’unione, della funzione sociale, dell’integrazione dei rioni. Perugia 1416 ha avuto, ed avrà, il grande merito di unire i cittadini all’interno dei cinque Rioni lungo tutto il territorio comunale e suscitare quella voglia di condivisione che è sgorgata copiosa; far parlare tra loro persone che prima nemmeno si conoscevano e far scaturire l’orgoglio d’appartenenza alla nostra bellissima città. È con questi sentimenti che una rappresentanza di ogni rione sfilerà sabato a Perugia con, nel cuore, la devozione a San Costanzo”.

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A seguito di ripetuti contatti intercorsi con la Curia, si è stabilito che Perugia 1416 sarà rappresentata da un membro della reggenza comunale, l’alfiere del Comune con lo stendardo, da 7 trombettieri senza chiarine, da 4 mazzieri con le mazze. Ogni Rione invierà quindi l’alfiere con lo stendardo, il capitano, quattro nobili o borghesi. In tutto, al massimo 43 figuranti. La Curia ha, inoltre, espresso il piacere che ogni Rione porti un dono simbolico, per l’esattezza: un cero, una corona d’alloro, incenso, un torcolo di San Costanzo, una brocca di vin santo. Per assegnare i doni ai Rioni in analogia con le caratteristiche di ciascuno il cero andrà al Rione del fuoco, Porta Sant’Angelo; la corona di alloro al Rione della frutta e degli ortaggi, Porta Eburnea; l’incenso al Rione dell’antica cattedrale, ora Abbazia e Basilica Benedettina, Porta San Pietro; il torcolo al Rione dei molini e delle farine, Porta Sole; la brocca con il vin santo, l’unico dono liquido, al Rione del Lago, Porta Santa Susanna.