Si è espressa ieri (27 giugno) la Commissione Ministeriale che aveva l’incarico di prendere decisioni riguardo al destino del progetto per il nuovo complesso di Residenze Studentesche di San Bevignate. Il verdetto è stato molto chiaro: il progetto destinato è stato vincolato a dei fondi Ministeriali dell’UE che non possono essere spostati. Di conseguenza anche il progetto per le nuove residenze studentesche resta vincolato a quella zona. Ora l’argomento torna in giunta comunale, per decidere la quale il sindaco Romizi si è preso altre 36 ore. L’accordo tra la coalizione e liste civiche infatti non si è trovato, ma di certo Perugia ha necessità di capire il da farsi su questioni urgenti o rimaste sopite per tanto tempo come appunto San Bevignate. E’ probabile comunque che si debba “rendere conto” del programma con Barelli e Waguè sulla non costruzione del complesso studentesco in una zona dove proprio il leader di CReA Perugia aveva condotto le sue prime battaglie, anche prima della candidatura.
Il parere degli studenti – “Preso atto che già sono state espresse molte perplessità in merito alla scelta della zona (nonostante la destinazione fosse nota dal 2007) – dicono gli studenti di UDU e Sinistra Universitaria – non possiamo che esprimere ancora una volta la nostra forte preoccupazione sul rischio che questa vicenda possa concludersi con un nulla di fatto. Tale progetto avrebbe come prima utenza gli studenti già idonei e beneficiari di borsa di studio che non potrebbero permettersi in altro modo di trovare un’abitazione per studiare nella nostra città. Non si parla di una residenza fatta per chi dispone dei soldi per viverci, tantomeno di uno spreco di soldi per una necessità non reale. Invitiamo tutti coloro che affermano il contrario a visitare le attuali residenze studentesche, a recarsi in alcuni collegi e chiedersi poi se sono ancora sostenibili come strutture e se si dispone dei fondi necessari ad una ristrutturazione tutt’altro che semplice ed economica. Come Sindacato Studentesco e come prima Lista eletta a rappresentare tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Perugia chiediamo che la situazione venga risolta al più presto senza perdere di vista il motivo per cui quella struttura necessita di essere realizzata ora più che in ogni altro momento storico della vita della nostra comunità, ovvero la garanzia di una sistemazione adeguata per gli studenti che ne hanno diritto e che vorrebbero scegliere Perugia quale città ospitante il loro percorso di studi”.
Sulla vicenda così si è espressa Valeria Cacioppa, Presidentessa della Commissione di controllo dell’ADiSU: “Al di là delle considerazioni e lamentele sorte circa la posizione indicata nel progetto del collegio in questione – che, a mio parere, non avrebbe affatto subito un danno, ma, piuttosto, avrebbe guadagnato in termini di valorizzazione, grazie proprio alla presenza degli studenti – il fatto che sussiste, e su cui è necessario riflettere, è il mancato servizio agli studenti universitari, ed in particolare a quegli studenti che, per non solo per legge, ma anche e soprattutto nella cornice di una città che voglia potersi definire universitaria, necessitano realmente, oltre al sostegno rappresentato dall’erogazione di borsa di studio, di una compagine di altri servizi, tra i quali quello di un alloggio a misura delle loro esigenze è certamente essenziale”.