Parlano di “indifferenza burocratica“, di “incuria da omessa manutenzione stradale” e sono pronti a perseguire un’azione giudiziaria se non verranno ascoltati: sono i cittadini uniti e rappresentati da tutte le associazioni di promozione sociale di Perugia e di Marsciano, incontratisi lo scorso 19 febbraio per una riunione a San Biagio della Valle. Temi del contendere sono, oltre alle condizioni in cui versa l’asfalto, “ormai completamente rovinato e disconnesso“, della strada provinciale 344 “Settevalli”, anche la mancanza di segnaletica orizzontale, “abrasa e cancellata da decenni di abbandono, nonostante la classificazione dei lavori come urgenti in priorità 1 e 2“.
Pericolo per i cittadini – Perugini e marscianesi, rappresentati dall’avvocato Gianmarco Cesari, non raccontano solo di “buche” e “abbandono“, ma anche di “pericolo e rischio per la vita dei cittadini che abitano nelle numerose frazioni percorse dalla strada dei Comuni di Perugia e di Marsciano. La strada è transitata ogni giorno non solo da auto private ma anche da mezzi pubblici, da ambulanze e veicoli dei Vigili del Fuoco provenienti dall’Ospedale Silvestrini e da Madonna Alta, che vengono di fatto rallentati a causa delle pessime condizioni di rovina; in caso di nebbia il rischio di andare fuori strada è generato dalla mancanza di strisce bianche laterali alle corsie“.
Limiti di velocità e responsabilità – Una situazione alla quale si è cercato di porre rimedio anche fissando, recentemente, il limite di velocità a 30 km/h, “più basso rispetto al normale“, dicono i cittadini, che però “non esclude assolutamente pericoli per la sicurezza e l’incolumità pubblica, come dimostrano i numerosi incidenti che si verificano continuamente per le insidie stradali che non esonerano di certo da eventuali responsabilità civili e penali“, si legge nella nota delle associazioni.
Raccolta firme e flash mob – Tutte le associazioni di promozione sociale hanno deciso di unirsi per promuovere non solo una raccolta firme da indirizzare al Presidente della Provincia e al Prefetto di Perugia, ma anche un flash mob per sensibilizzare le istituzioni. “Salviamo la Vita sulle Settevalli”: questo sarà il motto, con la speranza di dare un segnale di allarme e di protesta collettiva, che, se non otterrà risultati, “si tradurrà in una azione giudiziaria davanti al Tribunale per risarcimento danni”, promettono i cittadini. La prossima riunione organizzativa delle associazioni per la costituzione di un comitato è stata fissata per il 3 marzo prossimo, presso la Pro loco di San Biagio della Valle. In quella data si deciderà quando si svolgerà il flash mob di protesta “per il ripristino delle condizioni tecniche ottimali a salvaguardia della sicurezza, della vita e della salute dei cittadini”.
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