Apprensione per i lavoratori della Thyssen di Terni che guardano con suspance le vicende legate alla mancata fusione del colosso tedesco con Tata. La fusione, infatti, è stata bloccata; notizia arrivata da una nota congiunta delle due multinazionali che hanno riscontrato il parere negativo della Commissione Europea “ci aspettiamo – si legge nella nota – che la Commissione europea blocchi la joint venture pianificata”.
Secondo i piani dei tedeschi, con l’accordo del 2018, la fusione avrebbe dovuto ristrutturare l’azienda e lanciare un colosso dell’acciaio europeo con circa 50mila dipendenti.
Il Ceo di Thyssen, Guido Kerkhoff, ha informato che l’azienda, in seguito alla mancata fusione con Tata, dovrà tagliare 6mila posti di lavoro, con conseguenze che potrebbero arrivare fino allo stabilimento ternano.
Salta dunque il piano di scorporazione del dipartimento industriale storico e saltano anche le previsioni di profitto fissate in precedenza.
“Dal punto di vista di Thyssenkrupp e Tata Steel – si legge in una nota di Peter Sauer, capo delle comunicazioni esterne – ulteriori impegni o miglioramenti influenzerebbero negativamente le sinergie della fusione, a tal punto che la logica economica dell’impresa comune non sarebbe più valida”.