Quanto sei disposto a darmi per riavere indietro il tuo prezioso Mac, con dentro, tra l'altro, sei mesi di lavoro? E' questa la richiesta che un professionista di Perugia, grafico e responsabile dell'area marketing, si è sentito dire al telefono dall'ignoto ladro, che qualche giorno fa gli aveva rubato il computer in via Settevalli, dopo avergli sfondato il finestrino dell'auto.
Tutto inizia infatti il pomeriggio del 15 febbraio, quando il professionista abbandona in auto la borsa con dentro il prezioso portatile. All'interno, dirà poi agli inquirenti, è salvato un progetto su cui sta lavorando da sei mesi.
Deve aver intuito qualcosa del genere l'ignoto ladro che poi, forse trovando il numero della vittima tra i file della vittima, lo ha contattato al cellulare, da numero anonimo, chiedendogli soldi in cambio della restituzione del computer e del suo contenuto. Il professionista ha tentato di fare un'offerta, ritenuta però troppo bassa dall'autore dell'estorsione, che ha riagganciato.
Nei giorni scorsi l'epilogo della storia, che ha permesso di risalire all'identità del ladro-ricattatore. Questi ingenuamente aveva infatti utilizzato la propria utenza per fare la telefonata, curandosi solamente di “schermare” il numero. Inutile dire che nel momento in cui la vittima ha chiesto aiuto alla Polizia postale di Perugia, questi hanno fatto richiesta -tramite Pubblico ministero- dei tabulati delle sue chiamate in ricezione, identificando il numero e l'identità dell'estorsore. Così la polizia si è presentata per una perquisizione nella casa di un artigiano incensurato di Castel Ritaldi, dove ha trovato tutta la refurtiva scomparsa. Per l’uomo è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione e tentata estorsione, per il derubato la soddisfazione di ricevere nell’arco di 48 ore il computer sottratto e il frutto di sei mesi di lavoro. (Fda)