La giovane aveva rubato la borsa della signora in supermercato di Gubbio e poi si era diretta subito all'Atm delle Poste | Quindici minuti dopo aveva tentato anche un secondo furto simile, poi fallito
Una donna poco più che 20enne – ritenuta responsabile di ricettazione e indebito utilizzo di un bancomat, sottratto ad un’anziana di Gubbio – è stata denunciata in stato di libertà dai carabinieri.
Tutto è cominciato quando la signora si è recata al supermercato per la spesa, riponendo la propria borsa all’interno del carrello. Dopo aver girato per i vari reparti, solo una volta giunta alle casse per pagare, si è accorta che la borsa non c’era più, sicuramente rubatale da qualcuno.
Effettuando l’estratto conto in banca, la donna ha poi scoperto che, appena poco dopo il furto, qualcuno aveva utilizzato il suo bancomat effettuando due prelievi, per 600 euro complessivi, presso lo sportello Atm di un ufficio postale di Gubbio. A quel punto la signora si è rivolta ai carabinieri, presentando denuncia e specificando che nella borsa vi erano, oltre al bancomat, 250 euro in contanti, documenti d’identità ed effetti personali.
I militari hanno immediatamente indirizzato gli accertamenti nell’esercizio commerciale dove era avvenuto il fatto e anche presso l’ufficio postale, acquisendo i filmati delle telecamere di videosorveglianza e la documentazione probatoria degli orari dei prelevamenti. Visionando proprio le immagini, i carabinieri hanno accertato che ad effettuare i prelievi fraudolenti era stata una donna con gonna e maglietta nera, con un’evidente scritta bianca frontale, e con il volto travisato da una mascherina chirurgica. Il furto della borsa, invece, non era stato ripreso dalle telecamere del supermercato.
Gli uomini dell’Arma hanno poi collegato l’episodio con un altro avvenuto nello stesso giorno, circa 15 minuti dopo, in un altro supermercato della zona, poco distante dall’ufficio postale dove era stato utilizzato il bancomat rubato. In questo caso, però, la vittima, accortasi del furto, aveva subito richiesto l’intervento dei carabinieri, che sono riusciti a fermare e identificare la presunta responsabile: la giovane aveva gli stessi abiti indossati nel primo colpo, in particolare la maglietta nera con la scritta bianca era ben riconoscibile in entrambe le circostanze.
Per la 20enne, oltre alla denuncia all’Autorità Giudiziaria, che vaglierà gli elementi raccolti, è stata anche avanzata la proposta del divieto di ritorno nel Comune di Gubbio.