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Roma, clamoroso retroscena in vertice Passera-Outokumpu. Terni torna a sperare – Aggiornamento: Ecco il comunicato ufficiale del Ministro Passera

Redazione

Roma, clamoroso retroscena in vertice Passera-Outokumpu. Terni torna a sperare – Aggiornamento: Ecco il comunicato ufficiale del Ministro Passera

Mar, 16/10/2012 - 20:50

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Luca Biribanti

Aggiornamento ore 19.40 del 17/10 – E' ormai ufficiale; quello che TO® era stato in grado di anticipare iei sera, con ampio margine su tutte le altre testate, è stato ufficializzato da pochi minuti sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Ecco quanto si legge in una nota ufficiale del Minitro Passera: “Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il sottosegretario Claudio De Vincenti hanno incontrato ieri il Ceo di Outokumpu Mika Seitovirta per fare il punto sulla prospettata cessione dello stabilimento di Terni nell’ambito dell’acquisizione della divisione Acciai Speciali di Thyssenkrupp da parte della società finlandese Outokumpu.

Il Governo italiano ha ribadito l’assoluta necessità di garantire il miglior successo dell’azienda dopo la cessione e ha perciò apprezzato l’impegno di Outokumpu di integrare gli impianti di Terni con le tre strutture commerciali in Germania, Francia, e Regno Unito.

Il Governo ha inoltre rimarcato la richiesta di mantenere l’integrità di tutte le attività attualmente svolte a Terni, anche nella prospettiva di una eventuale cessione. I rappresentanti della società finlandese si sono detti disponibili ad accogliere la proposta del Governo di includere nella vendita anche l’unità Tubificio e la linea di produzione BA2, se ciò si dimostrerà necessario per trovare il miglior nuovo azionista per la società.

Il Governo continuerà a seguire con attenzione il processo di integrazione per individuare una soluzione equa e che garantisca il futuro produttivo dello stabilimento ternano”.

Per chi volesse consultare direttamente il sito del Ministero clicchi qui

La giornata – È stata una giornata convulsa al Mise di Roma (leggi qui) in occasione del vertice tra Governo e i rappresentanti Outokumpu sull'ipotesi dello 'spacchettamento' del sito siderurgico ternano. Dalla mattina, fino al primo pomeriggio, i rappresentanti del Ministero e le istituzioni locali hanno incontrato i finlandesi, ai quali sono stati presentati alcuni paletti rispetto ai quali non si intende fare un passo indietro: competitività, con garanzie dal punto di vista produttivo; integrità del sito; affidabilità dell'eventuale partner compratore competitività, con garanzie dal punto di vista produttivo; integrità del sito; affidabilità dell'eventuale partner compratore. I Finlandesi avevano risposto che al momento non erano in grado di assicurare quanto chiesto dal Governo italiano, ma con l'accordo che avrebbero preso tempo per riflettere su quanto era stato proposto.
Successivamente i rappresentanti del colosso finlandese hanno incontrato i sindacati all'hotel Majestic di Roma per intavolare una trattativa a tutela dei lavoratori ternani. Ma lo scontro con i sindacati è stato ancora più duro di quello sostenuto con le forze politiche, tanto che il tavolo è saltato soltanto dopo pochi minuti; i finlandesi hanno ribadito la loro volontà di vendere e dare corso all'ormai famoso 'spacchettamento' del sito produttivo, mentre i sindacati si sono trincerati dietro lo slogan “non si tocca un bullone”. È stato un muro contro muro che non ha portato sostanziali novità rispetto a quanto già conosciuto.
Il retroscena – La svolta invece sembrerebbe esserci stata a metà pomeriggio. Messo al corrente di quanto accaduto in mattinata, il Ministro, Corrado Passera (che nella mattinata non era stato presente al dibattito, ndr) ha incontrato nuovamente i rappresentanti Outokumpu al Mise. Da alcune indiscrezioni raccolte da TO® sembra che il Ministro sia riuscito ad aprire una breccia nella cortina di ferro innalzata dai finlandesi. Dopo un colloquio serrato, dai toni aspri, sembrerebbe che Passera sia riuscito a strappare ad Outokumpu l'impegno a trovare un compratore che prenda in blocco tutto il 'pacchetto' produttivo delle acciaierie scongiurando così lo scorporo dei reparti della Tk-Ast. Questa dovrebbe essere la soluzione a breve termine, che salverebbe il tubificio e il laminatore di Terni, almeno fino al prossimo esame della Commissione Europea Antitrust. Qualche speranza per gli operai ternani ancora c'è.

© Riproduzione riservata

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