L’Upi nazionale (Unione delle Province d’Italia) boccia la logica dei tagli lineari adottata dai passati Governi ai danni delle Province, “perché è servita solo a deprimere lo sviluppo e a bloccare gli investimenti”. Lo riferisce il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli che, in qualità di membro della segreteria dell’Upi nazionale, ha partecipato ieri a Roma ad un incontro approfondito sulla situazione drammatica dei bilanci delle Province con il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, il viceministro Stefano Fassina e il sottosegretario Pierpaolo Baretta. Il presidente Polli rende note le proposte avanzate dal presidente dell’Upi Antonio Saitta e dalla delegazione dell’Ufficio di Presidenza composta, oltre che da Polli, dal Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. “Insieme al presidente Saitta – dichiara il presidente Polli – abbiamo ricordato al ministro, che ha mostrato grande attenzione, la necessità che sulla nuova fase di spending review si ristabilisca la massima condivisione e collaborazione tra tutte le istituzioni. Occorre ristabilire un livello di concertazione e di condivisione sulle scelte economiche del paese tra i livelli di governo per permettere a tutti di contribuire al risanamento dei conti pubblici, senza mettere in discussione i servizi essenziali ai cittadini. Ma ancora più urgente è che si proceda ad una modifica del patto di stabilità, per escludere tutti gli investimenti che servono ad garantire la sicurezza delle comunità e dei territori, dalle scuole alle strade, al contrasto al dissesto idrogeologico. Abbiamo riportato al ministro – prosegue Polli – tutti i nostri dossier sullo stato di emergenza dei bilanci delle Province, ribadendo, dati alla mano, le forti difficoltà a mantenere l'erogazione dei servizi essenziali.
Occorre individuare nuove modalità di condivisione delle responsabilità tra tutte le amministrazioni pubbliche, affinché si persegua con determinazione l’obiettivo comune di risparmio e razionalizzazione della spesa, senza deprimere lo sviluppo, senza bloccare gli investimenti e senza squalificare i servizi essenziali. Ma è indispensabile – e la vicenda dei ritardi nei pagamenti alle imprese da parte della Pa, lo dimostra – che si modifichi il patto di stabilità, per consentire alle amministrazioni locali di avviare un piano di opere per la messa in sicurezza delle strade e delle scuole e dare il via a programmi di contrasto al dissesto idrogeologico. Il presidente Saitta – conclude Polli – ha ricordato che sono questioni dirimenti perché tengono insieme la ripresa degli investimenti locali e dello sviluppo con la difesa dei diritti dei cittadini. Come Upi ci auguriamo adesso che il Ministro sappia cogliere queste nostre proposte e che si possa da subito avviare un nuovo metodo di confronto sulle scelte di politica economica che il Governo si appresta a dovere affrontare”.