Arrestata a Bologna una donna che a giugno avrebbe rubato un Rolex ad un settantenne di Spoleto, causandogli anche lievi ferite, con la “tecnica dell’abbraccio”. A stringere il cerchio su di lei, facendo poi scattare la misura cautelare disposta dal gip spoletino, i carabinieri della locale Compagnia guidati dal capitano Teresa Messore. Disposto l’obbligo di firma, invece, il presunto complice della donna.
I fatti erano accaduti a giugno scorso in città, quando una donna – rivelatasi poi essere una trentenne di origine rumena residente nella zona di Bologna – si era avvicinata ad un pensionato spoletino tentando avance sessuali fino a mettergli le mani addosso. L’uomo, probabilmente memore di altri episodi divenuti molto comuni di furti con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”, aveva capito le reali intenzioni della donna ed aveva cercato di allontanarla, proteggendo il portafogli nella tasca dei pantaloni. Ma le mire della trentenne erano altre: si è infatti concentrata sul costoso Rolex (del valore di circa 10mila euro) al polso, sfilandoglielo e poi scappando a bordo di un’auto. Lo spoletino nel difendersi aveva riportato anche lievi ferite ma aveva avuto la prontezza di segnarsi la targa del veicolo, sporgendo subito denuncia.
I carabinieri, dunque, sono riusciti a risalire all’identità dei due, che sono stati indagati per rapina, con la Procura che ha chiesto ed ottenuto l’arresto per la donna. Per il complice, un trentacinquenne anche lui rumeno residente nel Bolognese, è stato disposto l’obbligo di firma. Le misure cautelari sono state eseguite nelle ultime ore dai carabinieri di Bologna, con la donna che è stata portata in carcere.
(Foto di repertorio di Dirk Hanke da Pixabay)