Rogo di Poreta. Pacifici: occorrono investimenti per il territorio, non inutili spese in armi da guerra - Dì la tua - Tuttoggi.info

Rogo di Poreta. Pacifici: occorrono investimenti per il territorio, non inutili spese in armi da guerra – Dì la tua

Redazione

Rogo di Poreta. Pacifici: occorrono investimenti per il territorio, non inutili spese in armi da guerra – Dì la tua

Gio, 23/08/2012 - 23:53

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di Paolo Pacifici

“Come riferiscono le agenzie di stampa nazionali il 2012 registra un incremento degli incendi boschivi del 79% e la superficie percorsa dalle fiamme è più che raddoppiata. L’Osservatorio nazionale degli incendi boschivi parla di ben 15.000 roghi all’anno sul territorio italiano: 42 al giorno, quasi 2 all'ora. L’Umbria non fa eccezione e, quest’anno in particolare, è stata pesantemente aggredita dalle fiamme in varie zone. In queste ore ancora arde l’incendio che da alcuni giorni sta devastando un’ampia area di bosco sulle colline al confine tra i comuni di Campello sul Clitunno e Spoleto (nella gallery le foto scattate alle 19 di questo pomeriggio da cui si notano ancora 2 focolai, n.d.r.). Imponente e straordinario il lavoro che, con coraggio e rara generosità, stanno mettendo in campo gli uomini e le donne della Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine che da settimane sono impegnati nello spegnimento dei roghi e ai quali va tutta la nostra ammirazione per l’efficienza dimostrata. Di fronte a tanto impegno, tuttavia, è inaccettabile dover prendere atto dei tagli che vengono effettuati nei confronti degli interventi per la difesa del territorio e per la Protezione Civile. Basti pensare che i canadair che hanno sorvolato eroicamente per decine di ore il territorio di Poreta hanno dovuto fare spola anche con la Puglia e con la Toscana, dove erano in corso altri terribili incendi e che sempre meno risorse vengono stanziate per la cura dei boschi, per la realizzazione delle strade “tagliafuoco” e per i servizi antincendio estivi. In questo contesto il Governo italiano ha deciso tagliare di 78 milioni di euro i finanziamenti al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e, contemporaneamente, di non fermare la spesa di 10 miliardi per l’acquisto di una flotta di 90 caccia bombardieri f35. Sembra assurdo, ma rinunciando a 15 di queste macchine da guerra la Protezione Civile nazionale potrebbe garantire gli stessi servizi attuati fino ad ora per almeno altri 15 anni e triplicare il numero dei canadair italiani portando la flotta da 15 a 45 unità. Ritengo che il nostro Paese potrà vivere sereno sapendo di poter contare su una flotta ben più cospicua di aerei fatti per spegnere le fiamme e i nostri cittadini si sentiranno ugualmente al riparo da attacchi nemici, anche avendo a disposizione “solamente” 75 supersonici F35 Joint Fight Striker carichi di bombe. A queste considerazioni, poi, va aggiunto un altro elemento di riflessione. È noto, infatti, che la stragrande maggioranza degli incendi sono dolosi. Non v’è dubbio che contro chi produce tali scempi occorra un inasprimento delle pene previste, anche perché la diffusione del fenomeno e la vastità delle aree interessate dai roghi dimostrano come gli incendi boschivi non siano sempre e comunque l’opera di qualche squilibrato e alienato, ma la conseguenza di un disegno ben preciso: quello che fa dell’incendio il centro di una serie di interessi economici spesso in mano a forme di criminalità organizzata. È quindi necessario che la Magistratura e le Forze dell’ordine individuino e puniscano gli autori di questi fenomeni disastrosi, ma alla politica spetta un compito altrettanto importante, quello di elaborare nuovi strumenti in grado di impedire ogni possibile speculazione connessa al fenomeno degli incendi boschivi in tutte le sue fasi: dalle attività di bonifica e di rimboschimento fino a ogni forma di sfruttamento dei territori attraversati dal fuoco”

* Sindaco del Comune di Campello sul Clitunno

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