Cucina interna, ordinazione dei pasti con opzione di scelta ed alta qualità. Sono questi i pilastri del nuovo servizio che l'Asl 3 e la cooperativa Abn hanno ideato in quello che viene definito il “servizio alberghiero” dell'ospedale cittadino.
Prima della svolta, infatti, i pasti venivano preparati all'esterno della struttura ospedaliera con tutti i disagi del caso, cottura eccessiva, pietanza fredda, sapore modificato. Oggi invece la grande ed organizzata struttura interna stravolgerà la definizione poco lusinghiera dei noti “piatti da ospedale”.
“Si tratta di una scelta di qualità afferma – il Direttore Generale dell'Asl 3, Gigliola Rosignoli – ma soprattutto della riconquista di un servizio che per anni è stato svolto fuori dalle mura dell'ospedale”.
Anche il Direttore Sanitario Sandro Fratini si dice soddisfatto “Se le pietanze venivano preparate in strutture esterne, la successiva sporzionatura avveniva all'interno dei singoli reparti. Si trattava di una pratica piuttosto obsoleta che oggi è stata sostituita con la creazione di una cucina interna e con la preparazioni di piatti che rispettano le qualità organolettiche delle materie prime utilizzate”. Ma c'è di più “i pazienti scelgono il loro pasto e, attraverso una informatizzazione, le ordinazioni arrivano direttamente in cucina dove viene preparato quanto richiesto dai singoli pazienti”.
Inoltre i pazienti non mangeranno più nei piatti di plastica ma godranno del caro e meno inquinante piatto in ceramica, che sarà poi lavato con detersivi a basso impatto ambientale. Se in questa scelta si intravede la volontà di introdurre nelle strutture sanitarie il rispetto di alcuni eco-comportamenti, decisamente più chiaro è l'intervento di Andrea Corcontento, Vice Presidente dell'Abn che esprime la sua soddisfazione per una scelta altamente etica e morale.
“La scelta – spiega Corcontento – non è casuale ma nasce dal rispetto per alcuni valori etici che riteniamo indispensabili. L'Abn – prosegue – è una impresa sociale di tipo B che ha come obiettivo la promozione del cittadino e non il massimo profitto. Abbiamo con la collaborazione dell'Asl 3 messo in campo un realtà preziosa che rappresenta l'eccellenza italiana, eguagliata solo dal Friuli Venezia Giulia”.
Presenti in sala anche il Dott. Luca Sapori, direttore dell'ospedale spoletino, l'Arcivescovo di Spoleto Riccardo Fontana e il Sindaco Daniele Benedetti, tutti molto soddisfatti del nuovo servizio offerto.
In conclusione, sembra che da qui in poi chi sarà ricoverato al San Matteo degli Infermi non dovrà più nascondere sotto il letto i piatti della nonna o le delizie della mamma, ma potrà comodamente e tranquillamente godere dell'esperienza delle cuoche dell'ospedale.
(C.F)