Cronaca

Ritrovati nel Perugino 36 reperti archeologici, denunciate 5 persone

Trentasei reperti archeologici recuperati nel Perugino. È l’operazione conclusa dai carabinieri provinciali di Perugia negli ultimi giorni e che ha portato alla luce al ritrovamento di oggetti di interesse storico – artistici. Sono state denunciate 5 persone (due uomini e tre donne) per impossessamento illecito di beni culturali, tutte originari e residenti nel capoluogo umbro. “Non si tratta dei classici tombaroli spiegano i carabinieri – ma di soggetti che verosimilmente rivestivano il ruolo di intermediario”.

Oltre trenta pezzi sono stati trafugati da tombe pugliesi del valore di circa 15mila euro e che sono stati recuperati in tre diverse abitazioni a Perugia e a Cannara, tutte perfettamente conservate. Alcuni reperti sono stati ritrovati in un pollaio. La maggior parte degli oggetti sono composti da vasi attici a figure rosse o con decorazioni a intarsio a foglia oro, propri della cultura greca e verosimilmente provenienti da siti dell’antica Apulia (Puglia), databili tra il V ed il III Secolo a.C., ove gli artigiani locali recependo alcuni modelli greci concepirono idee artistiche proprie.

Da un primo esame sono risultati tutti autentici anche se più specifici accertamenti saranno in grado di contestualizzarli con precisione sia storicamente che scientificamente.  Tutte le opere rinvenute rivestono un eccezionale valore storico – artistico e archeologico. Mettono in evidenza quanta ricchezza si cela ancora nel sottosuolo italiano. Si tratta di crateri a campana, a volute, a calice che, per la loro bellezza, non è da escludere che possano essere in futuro attribuiti anche a noti pittori dell’epoca. Provento di scavi abusivi, erano destinati sicuramente ad alimentare il fiorente mercato clandestino, sia nazionale che internazionale, delle opere d’arte. E’ un complesso ceramico cospicuo, a cui si aggiungono ex voto che riproducono teste o figure femminili, posto verosimilmente a corredo di luoghi di culto e/o tombe. Perfettamente conservato anche se alcuni manufatti risultano danneggiati, ma a detta degli esperti perfettamente ricostruibili, riportano impresse splendide decorazioni raffiguranti soggetti, miti dell’epoca scene di caccia o di battaglia. Tra i pezzi più’ importanti un anfora, un cratere a mascheroni e delle teste votive che ancora riportano i colori originali dell’epoca.

Tutela del patrimonio. Quello delle opere d’arte è un campo che sta particolarmente a cuore all’Arma dei Carabinieri che nel settore ha dedicato specifici reparti. Proprio a Perugia il 31 marzo u.s. alla Presenza del Presidente della Repubblica è stato inaugurato un Nucleo Tutela Patrimonio Artistico e fino al 30 ottobre  a Roma, Palazzo Barberini i Carabinieri hanno allestito una splendita mostra “L’Arma per l’Arte e la Legalità” con una selezione di importantissimi beni recuperati, in Italia ed all’estero.