Ritrovare un’auto rubata è già di per sé una gran fortuna; ricevere la chiamata del rinvenimento dopo un abbondante mese e mezzo, quando ormai ogni speranza era crollata, è addirittura incredibile; ma scoprirla ad oltre centosessanta chilometri di distanza e addirittura col pieno, è a dir poco impossibile…ma vero.
E’ la rocambolesca storia, a lieto fine, che ha visto come protagonista Andrea Mercuri: un piccolo ‘miracolo natalizio’ considerando che il veicolo, appartenuto al nonno ormai scomparso, gli è stato riconsegnato proprio nel giorno dell’Epifania, ‘regalo’ tanto gradito quanto inatteso.
“Il valore commerciale del mezzo è irrisorio, ma per me ha un grandissimo significato affettivo – fa sapere Mercuri – si tratta di Fiat Punto grigia del 2001 che ci hanno rubato proprio sotto casa, a cinquanta metri di distanza dalla chiesa di Scopoli, nella nottata del venti novembre scorso. Ho immediate denunciato il furto ai Carabinieri della stazione di Colfiorito – spiega Andrea Mercuri – i quali mi hanno detto che generalmente, in questi casi, i mezzi vengono trafugati solo per allontanamenti, e poi abbandonati. E così è stato – rileva – infatti l’avevano lasciata nel centro storico di Tivoli, ad una trentina di chilometri da Roma. Ha subito solo un piccolo danneggiamento al vetro di un finestrino, ma a causa di un atto vandalico successivo – conclude Mercuri – anzi, a dirla tutta ho addirittura trovato nel serbatoio più benzina di quando ce l’hanno rubata”.
Quando si dice, un ladro gentiluomo…