Perugia

Rissa in centro, ricostruita la mandibola al 19enne: dalla sua testimonianza si cercano gli altri partecipanti | Secondo video al vaglio

E’ stato operato il 19enne perugino rimasto gravemente ferito al volto a seguito della rissa in centro di venerdì sera, che ha portato Perugia, in negativo, alla ribalta internazionale in questo avvio di Fase dell’emergenza Coronavirus.

A seguito del pestaggio il giovane aveva riportato una grave frattura alla mandibola. L’osso è stato ricostruito dall’equipe del reparto Maxillofacciale dell’ospedale di Perugia. La prognosi – fanno sapere fonti ospedaliere – è di oltre trenta giorni.

Tra qualche giorno il ragazzo potrà essere interrogato dagli inquirenti che stanno indagando sui gravi fatti avvenuti venerdì sera.

La resa dei conti in piazza Grimana

Da una prima ricostruzione sembra che a seguito della rissa avvenuta in piazza Danti – le cui immagini, riprese dal cellulare di alcuni presenti, hanno fatto il giro delle televisioni nazionali (a partire dal Tg1) – siano poi scattate altre violenze e caccia all’uomo per le vie del centro. Il giovane sarebbe stato inseguito e picchiato in piazza Grimana. Un violento colpo (probabilmente un calcio sferrato in faccia mentre era a terra) gli ha frantumato la mandibola.

Questioni che però potranno essere chiarite non appena il 19enne potrà essere interrogato. Si tratta dell’unico giovane che è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo la rissa di venerdì sera.

I filmati al vaglio

Gli inquirenti stanno rivedendo i filmati di alcune telecamere di sicurezza e dei video amatoriali (ne è spuntato un secondo) circolati sui social per identificare i giovani che hanno partecipato alla violenta rissa. Scaturita, sembra, per futili motivi.

Da sabato sera il centro storico è blindato. A seguito di quei gravi episodi – non soltanto la rissa, ma l’assembramento di giovani, molte dei quali senza mascherina – il sindaco Andrea Romizi è stato costretto ad emettere l’ordinanza che limita impone, nei giorni festivi e prefestivi, la chiusura dei locali (ristoranti esclusi) alle 21 e limita la vendita di alcolici ed il consumo da asporto nel centro storico ed a Fontivegge (queste le vie interessate).

Provvedimento che penalizza i locali, i cui gestori (come a Castel del Piano) hanno spiegato l’impossibilità di garantire il rispetto delle norme anti Coronavirus anche in piazza.

Pesantissimo anche il danno di immagine per la città di Perugia e per l’Umbria, che cercano di ripartire dopo il lockdown.