Claudio Bianchini
Nell’apprendere la notizia, torna immediatamente alla mente la celebre frase di Totò a Peppino nel film cult ‘La Malafemmina’ quando nelle celebre lettera destinata alla protagonista, fa scrivere al suo maldestro fratello: “questanno c’è stato una grande morìa delle vacche, come voi ben sapete”. Ma purtroppo sulla questione c’è ben poco da scherzare.
Sterminata una mandria – Ieri mattina infatti, sul monte Subasio, in località Sermolla per l’esattezza, sono state ritrovate ben dodici vacche morte lungo la strada. Un macabro spettacolo sia per i frequentatori della zona che per lo stesso proprietario degli animali, che era tornato a controllare il pascolo. L’allarme si è diffuso ben presto, la notizia è ben presto sbarcata su facebook ed ha tenuto in apprensione le vicine città di Spello e di Assisi.
Giornata di allarme rosso – In un primo momento si era temuto il peggio, gli esperti infatti aveva pensato si potesse trattare del famigerato ‘carbonchio ematico’ un virus trasmissibile anche all’uomo e quindi estremamente pericoloso per la pubblica incolumità. Sul posto sono prontamente intervenuti i veterinari della Asl 2 che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per poi trasmetterli all’istituto zooprofilattico di Perugia.
Nessun pericolo contagio – Per fortuna sembra non esserci alcun particolare allarme, come conferma il dottor Luciano Sonaglia della Ausl2 Foligno – Spoleto – Terni. Sono in corso le analisi ma stando i primi accertamenti sul carbonchio ematico sono risultati negativi, anche se serviranno alcune ore per potero escludere in maniera definitiva.
Carcasse smaltite – Il resto della mandria sembrerebbe non aver problemi, inoltre, trattandosi di ‘clostridiosi’ il virus non porterà conseguenze nè all’uomo nè ai pascoli interessati. Le carcasse dei poveri animali, rimaste ore sotto il sole, sono state poi smaltite dal legittimo proprietario, così come prevede la legge in materia.