Iniziate le grandi manovre per il rinnovo dei Comitati di gestione dei tre Atc (Ambiti territoriali di caccia) dell’Umbria.
La Regione ha chiesto alle associazioni venatorie di rendicontare il numero dei propri associati nei tre Ambiti di riferimento, entro la metà di febbraio, così da definire la loro rappresentatività nei territori. Lo stesso per le associazioni agricole e quelle ambientaliste.
Gli appetiti maggiori riguardano l’Atc2 (Folignate, Spoletino, Valnerina) che il presidente Luciano Calabresi lascia con ottimi conti. Tanto che da più parti si chiede di utilizzarne l’esperienza in altri Atc. Naturale, quindi, che la successione a Calabresi sia la più ambita. La Federcaccia di Spoleto, che venerdì si riunisce in Assemblea generale, tra i punti inseriti all’ordine del giorno ha messo anche il proprio riconoscimento come sezione più numerosa all’interno dell’Atc2, per rivendicarne evidentemente la gestione. Ma all’interno della Federcaccia, tra rivendicazioni, cene con amministratori e possibili ritorni, sono diverse le persone che ambiscono ad un posto negli Atc, a cominciare appunto dall’Ambito numero 2. Anche con tentativi di passaggi da altri Atc.
Una corsa per il rinnovo degli Atc che parte in un momento per la caccia, in Italia e in Umbria. Regione alle prese con temi come l’applicazione del Piano faunistico venatorio, la gestione del problema cinghiali (anche con le conseguenze economiche che ne derivano per gli stessi Atc) ed una maggiore attenzione alla sicurezza, dopo le morti, in pochi giorni, di tre persone per colpi accidentali da armi da caccia.