Nella seduta del Consiglio delle Autonomie Locali di lunedì 3 marzo, i sindaci e gli amministratori locali dei Comuni umbri hanno espresso parere contrario in ordine al progetto di legge della Giunta Proietti, presentato dall’assessore regionale Fabio Barcaioli (AVS), che vuole modificare la normativa in tema di edilizia residenziale sociale della Regione Umbria.
In particolare, si legge in una nota, “il dibattito si è incentrato sulla rimozione del requisito dei cinque anni di residenza in Umbria da parte dei richiedenti degli alloggi popolari, sulla volontà della Giunta Proietti di non escludere chi ha proprietà all’estero ma vive in Umbria, sulla previsione di concedere la casa anche a quei nuclei familiari che hanno al loro interno uno o più membri condannati per reati gravi con sentenze penali passate in giudicato, e sulla possibilità di richiedere alloggi popolari anche da parte di chi si è reso responsabile di occupazioni abusive nei cinque anni precedenti”.
“Queste novità, che non vanno a tutelare le fasce di popolazione più deboli, ma che rispondono soltanto a logiche di schieramento politico, sono state bocciate dagli Enti Locali della Regione, che si sono espressi negativamente sulla proposta di legge della Giunta Regionale. Gli Enti locali dell’Umbria si aspettano, ora, che il Consiglio Regionale recepisca il parere espresso, e che eviti quindi – conclude la nota – di approvare una legge che non piace ai cittadini ed alle istituzioni locali che li rappresentano più direttamente”.