L'estrapolazione dei dati catastali si rende necessaria in numerosi frangenti; basti pensare alle compravendite immobiliari o alle successioni ereditarie
Negli scorsi mesi, il tema della possibile riforma del Catasto aveva agitato non poco il dibattito politico; con l’insediamento del nuovo esecutivo, però, l’orientamento è cambiato e, come ha scritto l’edizione online de Il Sole 24 Ore, il Governo avrebbe accantonato l’idea di mettere mano al “nodo Catasto”, nell’ambito della più complessa e articolata riforma del Fisco. Non è detto, però, che la manovra non possa successivamente interessare, più o meno direttamente, alcuni aspetti dell’attuale ordinamento catastale, soprattutto per quanto riguarda i criteri di definizione del valore del patrimonio immobiliare ai fini della relativa tassazione.
Su questo aspetto si è espressa, in modo fermamente contrario, la Lega, attraverso il proprio deputato Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera. Ai microfoni de Il Tempo, ha dichiarato: “Da generazioni la casa è il bene rifugio per eccellenza degli italiani, la cassaforte dove investono i propri risparmi per metterli a riparo dall’inflazione. La Lega si è opposta e si opporrà a qualsiasi tentativo di colpirla, a cominciare dalla proposta dell’Unione Europea sull’efficientamento energetico forzoso degli edifici”. Il deputato leghista ha poi aggiunto che “nella futura delega al governo sulla riforma fiscale non ci sarà alcuna proposta per la riforma del Catasto”.
I possibili interventi del Governo sul Catasto
Nonostante la posizione piuttosto radicale di cui sopra, non sono da escludere alcuni interventi futuri; sempre Gusmeroli, a riguardo, ha spiegato che c’è “la possibilità di individuare le cosiddette case fantasma così come quella di rivalutare tramite le microzone quelle accatastate in una categoria inferiore pur sorgendo in zone di pregio”. Il presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera ha poi sottolineato come siano state già presentate due mozioni, alla Camera e al Senato, per “fare tutto il possibile” affinché il Governo si attivi per contrastare le direttive europee – sebbene ancora in fase di definizione – riguardanti il futuro efficientamento energetico del patrimonio immobiliare italiano.
Cos’è il catasto e perché è (così) importante
Il Catasto è un archivio pubblico, all’interno del quale vengono registrati i dati – rilevati sistematicamente – relativi al patrimonio dei beni immobili (terreni e fabbricati). Il database catastale è consultabile liberamente, da professionisti e privati cittadini, tramite apposite procedure di visura che possono essere implementate rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate; in alternativa, la visura catastale può essere richiesta anche direttamente online, inoltrando domanda ad un portale specializzato come Ivisura.it.
Ma perché il Catasto è così importante? I motivi sono diversi. In primo luogo, raccoglie una enorme mole di dati destinati ad un utilizzo pratico e concreto, in ambito civile, fiscale, tributario e giuridico. Nel Catasto immobili, ad esempio, confluiscono tutte le informazioni salienti relative ad un fabbricato, dalla planimetria alla destinazione d’uso fino alla rendita catastale, un parametro ancora oggi utilizzato per quantificare determinati oneri fiscali. Tale valore viene a sua volta calcolato sulla base di una serie di parametri tecnici, anch’essi reperibili all’interno degli archivi del catasto tramite visura.
Dal punto di vista strettamente pratico, l’estrapolazione dei dati catastali si rende necessaria in numerosi frangenti; basti pensare, per esempio, ad una compravendita immobiliare (di un terreno o un fabbricato) o una successione ereditaria. Tramite visura al Catasto, infatti, è possibile appurare la veridicità delle informazioni fornite dal venditore di un immobile oppure accertarsi della conformità giudiziaria di un bene prima di comprarlo (o venderlo). I riscontri catastali risultano di grande importanza anche nell’ambito di interventi di ristrutturazione, tanto per la possibilità di estrarre i rilievi planimetrici (una rappresentazione in scala della pianta del fabbricato, recante la suddivisione interna dei volumi) quanto per le necessarie verifiche di conformità.