Rifiuti tossici Vascigliano, Rosati (Prc) interroga la provincia: "Perchè buttati nella discarica Tk-Ast?" - Tuttoggi.info

Rifiuti tossici Vascigliano, Rosati (Prc) interroga la provincia: “Perchè buttati nella discarica Tk-Ast?”

Redazione

Rifiuti tossici Vascigliano, Rosati (Prc) interroga la provincia: “Perchè buttati nella discarica Tk-Ast?”

Mar, 27/12/2011 - 16:41

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Il capogruppo del Prc Marco Rosati ha presentato un’interrogazione sulla rimozione e il trasferimento alla discarica TK Ast di Terni dei rifiuti della Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone. Nell’atto Rosati chiede al presidente della Provincia “i motivi per i quali giunta e Consiglio provinciale non siano stati informati preventivamente della decisione, perché l’Arpa ha ritenuto conferibili i rifiuti a quel tipo di discarica contrariamente a quanto affermato in precedenza e al parere del ministero dell’Ambiente e perché si è deciso di portarli in un sito classificato come pericoloso, non autorizzato al loro accoglimento e oggetto di gravi procedimenti giudiziari”. Di seguito il testo integrale.

“Il presidente della Provincia di Terni ha emanato, lo scorso 20 ottobre, l’ordinanza per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti originatisi a seguito dell’incendio del 2 luglio 2009 alla Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone, in cui si individua la discarica di località Valle, nel comune di Terni e di proprietà della TK-AST, come sito idoneo per lo smaltimento. L'ordinanza, emanata ai sensi dell’art. 191 del dlgs 152/2006 (Codice dell’Ambiente), in cui si prevede, in situazioni particolari, la possibilità di assumere provvedimenti straordinari per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, stabilisce che i comuni di Stroncone, Terni e Narni “predispongano, coordinino ed eseguano le operazioni di raccolta ed avvio in discarica dei fieni contaminati”. A seguito dei rilevamenti effettuati dopo l'incidente, i resti di quel rogo sono catalogati dall’Arpa Umbria nel codice CER 191211*, ovvero configurati come «rifiuti pericolosi»; per questo motivo ne fu bloccato il trasporto nella discarica di Colognola a Gubbio nel Novembre del 2009. In difformità con quanto sostenuto in precedenza, il gruppo di lavoro istituto in Regione, supportato dal parere tecnico di Arpa Umbria, dopo aver individuato i quantitativi dei rifiuti ed aver attribuito ad essi i corrispettivi codici, ha affermato l’idoneità della discarica della TK-Ast ad accogliere i rifiuti di Vascigliano di Stroncone, in considerazione della loro esiguità, che renderebbe “non apprezzabili gli eventuali effetti ambientali”. La discarica della TK-AST, come quella di Gubbio, non è autorizzata a ricevere questo tipo di rifiuti; non si capisce, pertanto, come l’Arpa Umbra, oggi, possa dare il suo consenso al trasferimento, anche in ragione del fatto che la quantità dei rifiuti, considerata solo adesso esigua, è la medesima di due anni fa. In particolare, la discarica della TK-Ast, chiusa nel 1997 dalla Regione per la sua pericolosità e attualmente autorizzata a ricevere soltanto rifiuti derivanti dalle proprie attività produttive e da quelle del suo indotto (società controllate e partecipate operanti nel polo siderurgico di Terni), risulta a tutt'oggi oggetto di un procedimento giudiziario a seguito delle indagini svolte dopo la frana di un ammasso di rifiuti nel 2006 e la scoperta di un laghetto contaminato da cromo esavalente durante gli scavi per i lavori della superstrada Terni-Rieti, procedimento che vede coinvolti il direttore dello stabilimento Ast, Gustavo Brascugli, il responsabile della tutela ambiente Ast, Daniele Moroni, il direttore tecnico della discarica, Massimo Pennesi, il geologo consulente dell’Ast, Sandro Trastulli, il presidente del cda dell’III° Servizio, Franco Cardarelli, l’ex dirigente del Servizio ambiente del Comune di Terni Salvatore Rapisarda, il dirigente del Servizio Ambiente della Provincia, Giovanni Vaccari e il direttore provinciale dell’Arpa di Terni Adriano Rossi.
il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio, su esplicita richiesta delle istituzioni locali, non concesse il proprio benestare al conferimenti dei rifiuti della “Ecorecuperi” nel mese di Aprile 2010. La Direzione del ministero ricordava che l’area di Vocabolo Valle ricadeva nel sito da bonificare di interesse nazionale di Terni-Papigno, sottolineava i ritardi accumulati dalla TKAST nel completamento delle attività di risanamento ambientale ed i ritrovamenti di acqua contaminata da cromo esavalente, durante gli scavi Anas della superstrada Terni-Rieti;
Non è stata effettuata al cuna verifica circa la possibilità, sostenuta a più riprese dagli stessi lavoratori della Ecorecuperi, di recuperare buona parte delle settemila tonnellate dei rifiuti in questione, in modo da ridurne la quantità ed i costi di trasporto in una discarica autorizzata.
Alle legittime richieste della popolazione di Vascigliano di evacuare quei rifiuti dalla loro zona non si può rispondere con la scorciatoia del trasferimento nella discarica di Pentima, peraltro in assenza di informazioni certe relativamente alle dimensioni dell’inquinamento da cromo esavalente della falda freatica, che se confermato porterebbe portare la Procura a ipotizzare il disastro ambientale.
Riguardo alle ragioni per cui il Presidente della Provincia non ha ritenuto necessario informare né il Consiglio, né la Giunta, circa la decisione di procedere tramite un provvedimento autorizzativo straordinario rispetto alla vicenda di Vascigliano. Riguardo all'opportunità di fare piena chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto l'Arpa, contrariamente a quanto stabilito in precedenza dall'Arpa stessa e al parere espresso dal Ministero dell'Ambiente, a ritenere “non apprezzabili gli eventuali effetti ambientali” del conferimento dei rifiuti di Vascigliano nella discarica della TK-AST. Riguardo alla necessità di soluzioni alternative al conferimento di rifiuti classificati come pericolosi in un sito non autorizzato al loro accoglimento e oggetto di gravi procedimenti giudiziari”.

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