Cronaca

Rifiuti, i Comuni del Trasimeno si costituiscono parte civile

La Gesenu ha revocato le deleghe a Giuseppe Sassaroli, l’ingegnere finito agli arresti domiciliari nell’ambito di “Spazzatura connecction”.  E’ la stessa azienda che ha reso noto la notizie cui sono seguite le dimissioni, irrevocabili, di Giuseppe Sassaroli. L’azienda ha provveduto a sospendere cautelativamente i propri dipendenti indagati per la stessa vicenda. Gesenu ha comunque ribadito che i fatti contestati “si sarebbero verificati in epoca precedente al nuovo ed attuale assetto societario e manageriale”e di avere “immediatamente provveduto a nominare un pool di legali incaricati a tutelare gli interessi della stessa sotto ogni profilo” affidandosi per gli aspetti che riguardano i profili penalistici agli avvocati Dario Buzzelli e Francesco Falcinelli, per quelli civilistici all”avvocato Giuseppe Caforio e per gli aspetti giuslavoristici all”avvocato Rodolfo Valdina.

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Nelle scorse ore, invece, un incontro tra sindaci e componente pubblica del consiglio di amministrazione di Tsa (Trasimeno servizi ambientali) si è tenuto a Magione per assumere, in seguito all’indagine umbra sui rifiuti, decisioni condivise nell’esclusivo interesse pubblico dei cittadini.

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Dall’incontro è emersa la necessità di sospendere cautelativamente i dipendenti indagati, ma anche di costituire “a tutela di tutti i cittadini, delle pubbliche amministrazioni e di Tsa e dei suoi lavoratori” – i Comuni come parte civile nelle varie sedi giudiziarie. In quella sede – riferisce un comunicato – i sindaci del Trasimeno e di Corciano hanno ribadito la “volontà  di ottenere la massima chiarezza sulla vicenda a tutela della collettivita‘” e hanno rivendicato “l’impegno di tutti i soci pubblici che, oltre due anni fa, adottarono nei consigli comunali la fondamentale modifica dello statuto societario di Tsa con cui si cancellava la piena potesta’ di Gesenu di nominare, forte del 40 per cento delle quote azionarie, l’amministratore delegato; scelta che chiudeva definitivamente l’azione di Giuseppe Sassaroli, fino al giugno 2014 amministratore in contemporanea sia di Gesenu che di Tsa“.

I sindaci e i consiglieri d’amministrazione di parte pubblica, tra i quali la presidente di Tsa, Alessia Dorillo, hanno evidenziato “la necessita’ di tutelare l’azienda da tutti i possibili rischi derivanti dalla posizione di Gesenu, valutando in tal senso anche l’avvio delle necessarie azioni legali. Rispetto ai rapporti contrattuali tra i comuni e Gest, la società che vede soci Gesenu e Tsa (18 per cento di quote azionarie) per la gestione dell’appalto dell’Ati 2, i Comuni di Trasimeno e Corciano – sottolinea il loro comunicato – avevano già denunciato diverse opacita’ in merito ai rapporti che regolano per ogni comune le complesse modalità operative ed amministrative del ciclo dei rifiuti. Il quadro odierno – aggiungono i sindaci – ci porta a prendere in considerazione altre verifiche per un ulteriore passo risolutivo nei rapporti con Gest srl“.

In merito alla discarica di Borgogiglioneinfine i sindaci – per la qualità dei dati ambientali fino ad ora periodicamente prodotti anche da laboratori di analisi diversi da quelli coinvolti, nonche’ da autorità pubbliche deputate a svolgere monitoraggi e campionamenti – invitano gli organi di stampa a tenere ben distinti i profili della discarica gestita da Tsa da quella di Pietramelina in capo a Gesenu. Su questo e su altri argomenti – annuncia infine il comunicato – i sindaci e la presidente di Tsa convocheranno a breve una conferenza stampa“.