Di Wolfgang Bernelli (*)
È raccapricciante dovere intervenire per l’ennesima volta circa la sporcizia e l’abbandono incontrollato di rifiuti sparsi in ogni realtà frazionale del territorio comunale. Anche di recente denunciai pubblicamente a mezzo stampa ed in Consiglio Comunale questa agghiacciante situazione che pone Spoleto da città dell’arte e della cultura a città della sporcizia e della “Monnezza”, senza avere trovato da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessorato all’Ambiente, il cui titolare è Stefano Lisci, alcuna risposta soddisfacente in termini di risultati, e mi riferisco alla bonifica delle aree interessate e peraltro già segnalate anche da parte di altri esponenti politici.
Basta girare per i vicoli, le vie e le zone frazionali della città per rendersi conto di persona di come si presenta la città di Spoleto: tra carte, lattine, cicche e bottiglie di alcolici.
Basta passeggiare tra le bellezze architettoniche del centro storico cittadino per accorgersi subito quanto la pulizia urbana lasci a desiderare. È da tempo che ho iniziato un monitoraggio di tutto il territorio comunale e già in diverse situazioni ho denunciato questo abbandono incontrollato di rifiuti. Per ultimo segnalai quella di “Castellocchio di Eggi” attraverso anche un esposto denuncia che presentai presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, oltre ad indirizzarla per conoscenza a tutti i Corpi di Polizia. Negli ultimi giorni mi sono recato, su segnalazione di alcuni concittadini, in zona via Beato Leopoldo dove ad intersezione di essa vi è una stradina sterrata che conduce alla chiesa di San Venanzo. Anche in questo caso ho notato l’abbandono di divani, rimossi dopo il mio tempestivo intervento, ed altro materiale. È il segnale che, oltre all’inciviltà che regna tra alcuni cittadini, non funziona affatto il sistema della raccolta differenziata, che nel Comune di Spoleto non ha superato la soglia del 35%.
(*) Consigliere comunale PDL