Altri 107 milioni di euro in campo per la ricostruzione post sisma del 2016 in centro Italia, di cui 47 destinati al turismo lento (5,6 in Umbria), ma anche altri 8 per Castelluccio di Norcia. Inoltre ci sarà circa 1 milione di euro in più a favore delle micro, piccole e medie imprese del cratere umbro. E poi nuove procedure semplificate per superare sempre più i problemi burocratici con cui deve fare i conti la ricostruzione privata. Questo è quanto è stato approvato nel corso dell’ultima Cabina di coordinamento sisma, guidata dal commissario straordinario Guido Castelli ed alla presenza dei rappresentanti delle 4 regioni interessate, che si è tenuta mercoledì 17 aprile.
“Vogliamo garantire un ulteriore slancio alla ricostruzione” spiega Castelli, che annuncia lo stanziamento di “107 milioni di finanziamenti ulteriori e tante ulteriori norme di semplificazione della complessità burocratica che non deve più costituire un problema”. “Abbiamo messo in campo – aggiunge – quasi 50 milioni per il turismo lento, riparazione e ricostruzione è la proposta vincente“. Non solo, come evidenziato più volte (e come ne è esempio evidente il ponte tibetano di Sellano), una ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti dal terremoto di 8 anni fa, ma anche interventi di sostegno del territorio, per dare nuova linfa a queste aree interne che erano in difficoltà su vari fronti già da prima.
Tra gli oltre 100 milioni di euro aggiuntivi stanziati, ce ne sono 8 per Castelluccio di Norcia, dove il 4 maggio verranno avviati gli interventi di ricostruzione del paese. I fondi aggiuntivi sono stati stanziati per completare il primo applicativo per la ricostruzione di Castelluccio relativo alla realizzazione dei terrazzamenti, sottoservizi, strade principali e secondarie della frazione nursina. Attraverso l’ordinanza commissariale speciale n. 18/2021, infatti, l’Umbria, sta sperimentando a Castelluccio di Norcia un importante intervento di ricostruzione integrata – pubblico e privato insieme – che prevede la realizzazione di grandi piastre di fondazione dotate di isolatori sismici al di sopra dei quali ricostruire gli immobili privati e gli spazi pubblici, utilizzando in parte le pietre derivanti dalle demolizioni degli edifici preesistenti al fine di porre in essere un intervento di qualità anche dal punto di vista paesaggistico.
Sempre per quanto riguarda l’Umbria, arriveranno 5,6 milioni di euro per l’ex ferrovia Spoleto – Norcia, già al centro di altri finanziamenti della struttura commissariale in passato. Fondi che arrivano nell’ambito dei progetti volti al potenziamento del turismo lento ed in particolare dei Cammini.
Con una ordinanza approvata in cabina di coordinamento sisma (in attuazione dell’ordinanza 128 dello scorso 13 ottobre) il commissario straordinario ha approvato gli interventi in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposti dalle quattro Regioni del cratere per un importo complessivo di 47 milioni di euro. Si tratta di un articolato sistema di interventi per percorsi fruibili in un’ottica di intermodalità con il trasporto pubblico e la bici, per la messa in sicurezza e la manutenzione, ma anche per investimenti per i servizi di alloggio e ristoro destinati ai camminatori e ai pellegrini. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità per le persone con mobilità limitata per far vivere a tutti l’esperienza del cammino e del pellegrinaggio.
La decisione della Struttura Commissariale giunge alla vigilia di importanti appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025, l’Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 (con altri fondi stanziati anche per la basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi) e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 2028.
“È nell’Appennino centrale, in quei territori compresi tra le quattro regioni del sisma 2016, che si svilupperà il più grande programma di finanziamento nazionale del turismo lento e sostenibile. Un risultato conseguito frutto dell’intesa raggiunta in Cabina di Coordinamento sisma, per la riqualificazione e promozione del turismo lento. Un piano dettagliato, che punta alla riqualificazione del sistema dei cammini, con l’obiettivo di valorizzare e rilanciare il pa-trimonio naturistico, culturale storico, artistico attraverso una strategia sinergica tra i territori. E il risultato è stato conseguito anche grazie all’impegno dei Governatori delle quattro Regioni coinvolte” commenta Castelli.
Lo scorso anno le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno segnato un incremento del 25% rispetto al 2022. Si tratta di una tendenza, per certi versi clamorosa per una forma di conoscenza e valorizzazione, come i cammini, per la quale il territorio del Centro Italia presenta una naturale voca-zione: ambientale, storica, religiosa e culturale. Nel 2023 ci sono stati 1.350.000 pernottamenti da parte dei camminatori, con un trend in forte ascesa, limitato però dall’assenza di una programmazione strategica e di servizi dedicati.
Per il Commissario Castelli “si tratta del primo provvedimento organico sul tema dei cammini con disposizioni finanziarie importanti, ma anche semplificazioni per l’attuazione e per la gestione, volto ad assicurare le migliori condizioni per lo sviluppo di un turismo al quale i cittadini, le imprese e le associazioni del territorio potranno dare il loro contributo in modo più immediato ed efficace. Con questa ordinanza si rafforzano gli impegni della Struttura Commissariale per assicurare l’attrattività di questi luoghi attraverso la valorizzazione delle valenze uniche che lo caratterizzano e, allo stesso tempo, per offrire nuove opportunità di impresa per chi sceglierà di vivere e lavorare nell’area del cratere 2016”.
I Cammini “finanziati” sono parecchie decine, alcuni hanno una rilevanza storica e nazionale di particolare rilievo, come il Cammino francescano della Marca (7 milioni), o come il Cammino di San Francesco nel Lazio (1 milione); o la via Lauretana (9 milioni) e il Cammino dei Cappuccini (8 milioni) o la ciclovia del fiume Nera.
In Umbria si investono 5,6 milioni di euro. Il progetto principale riguarda la ex ferrovia Spoleto-Norcia e la Ciclovia del Fiume Nera, con l’obiettivo di trasformare la vecchia ferrovia in una ciclovia. Questo intervento, che mira a migliorare l’accessibilità e a collegare importanti percorsi turistici e cammini religiosi, tra cui la via di Francesco e il Cammino di San Benedetto, ha ricevuto un finanziamento totale di circa 5,6 milioni di euro. I dettagli degli interventi includono il recupero della Galleria San Martino necessario per restaurare la struttura parzialmente crollata fino alla SS 685, restituendo così unità strutturale al tracciato. Un altro importante intervento, da Piedipaterno a Balza Tagliata – Casale Volpetti. Inoltre, è finanziata la sistemazione idraulica del tratto da Serravalle di Norcia a Norcia oltre alla correzione di piccoli dissesti lungo il percorso. Destinato infine un sostegno di 100mila euro allo sviluppo del tessuto produttivo locale.