Valnerina

Dai terremoti alla rinascita, Sellano punta tutto sul ponte tibetano da record | Video e foto

Un modo nuovo di vivere l’Umbria, un’esperienza che possa attrarre nuovi visitatori, un nuovo fulcro turistico per la Valnerina e per la Valle del Menotre, un punto di ri-partenza contro lo spopolamento e dopo il sisma del 2016: tutto questo rappresenta il ponte tibetano di Sellano, inaugurato sabato 23 marzo davanti agli occhi di centinaia di curiosi. Un’opera che rappresenta un investimento, come è stato sottolineato a più riprese, riprendendo un sogno di 50 anni fa: quello di collegare (all’epoca si ipotizzava con una cabinovia) il capoluogo alla frazione di Montesanto. A finanziare l’intervento (che per ora dà lavoro ad una decina di persone) – per quasi 1,6 milioni di euro – i fondi NextAppennino, quelli cioè del Pnrr dedicati all’area del cratere del sisma per progetti di sviluppo.

Emozionatissimo il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti, che ha accolto gli amministratori di tutta la valle umbra sud e centinaia di cittadini arrivati appositamente da tutta la Valnerina e dal comprensorio spoletino. Al suo fianco, nella presentazione del ponte tibetano, delle sfide tecniche affrontate, degli obiettivi di sviluppo che esso rappresenta, l’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, Paolo Borroi, destination manager di Visit Sellano, il capo progettista dell’opera, Marco Balducci, e l’imprenditore Brunello Cucinelli.

Ponte tibetano di Sellano, Gubbiotti: basta paure, crediamoci

Il primo cittadino – che ha ricordato come la gestione del ponte tibetano sarà fatta direttamente dal Comune – ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, ma anche chi lo critica dando uno sprone ad andare avanti. “Abbiamo fatto questa operazione – ha spiegato Gubbiotti – per svegliarci dai vari terremoti (prima quello del 1997, poi del 2016, ndr) e da uno spopolamento che nel tempo ci ha portato ad essere quasi nulli, ma noi abbiamo la forza di andare avanti. Abbiamo deciso di inventarci questo grande attrattore solamente per far riscoprire Sellano, il vero valore aggiunto è il nostro territorio, la nostra tradizione, la nostra cultura. L’idea è di far risorgere Sellano, di far tornare la voglia di stare a Sellano, in questi luoghi. Siamo una grande terra, togliamoci di mezzo la paura di crederci e di investire, facciamo”.

Per Sellano una sfida ed un punto di partenza

Ad entrare nel dettaglio del progetto ci hanno pensato prima Paolo Borroi – il ‘deus ex machina’ del ponte tibetano, già destination manager della struttura analoga di Castelsaraceno in Basilicata – e poi il capo progettista, l’ingegner Balducci. Borroi, a cui è stato conferito un incarico triennale, proprio perché l’inaugurazione del ponte sospeso rappresenta solo un punto di partenza del progetto di rilancio del terrritorio, ha osservato come questo intervento rappresenta un servizio, a cui va creato intorno un ecosistema da offrire ai visitatori. “Attorno all’opera – ha detto il destination manager – è stato costruito un sistema di gestione integrata dei flussi turistici con la creazione anche di una piattaforma di marketing digitale. Sul portale turistico ufficiale gli utenti potranno visitare virtualmente le strutture ricettive presenti sul territorio tra agriturismi, residenza d’epoca, Bed and breakfast, case vacanza e case sull’albero con all’incirca 250 posti letto a disposizione. Sarà inoltre, possibile visionare le attività esperienziali presenti sul territorio”.

“Di una sfida per la Valnerina”, ha parlato il progettista, Marco Balducci, che ha illustrato gli aspetti tecnici che hanno anche comportato capacità e professionalità per superare alcune problematiche, come quella del collaudo del ponte, tra l’altro in salita, fatto ‘tirando’ verso il basso la struttura e simulando il massimo carico possibile, quello da neve. La realizzazione del ponte tibetano è stato un grande lavoro di squadra, utilizzando anche materiali appositamente creati vista la sua unicità.

Un investimento grazie ai fondi NextAppennino

“Oggi celebriamo non solo un ponte, – ha detto il commissario alla ricostruzione, senatore Guido Castelli – ma siamo qui perché c’è stato il terremoto: dopo tante difficoltà, abbiamo capito che ricostruire e basta non avrebbe avuto significato, perché questi territori erano malconci anche prima. Abbiamo capito che era necessario aggiungere alla ricostruzione anche la riparazione, ovvero una strategia che in qualche misura consentisse a questo cratere di riaffermare la centralità di questo enorme pezzo di centro Italia che aveva perso smalto”.

Brunello Cucinelli e la centralità dell’Umbria

A ‘salutare’ l’inaugurazione del ponte tibetano anche l’imprenditore Brunello Cucinelli, che ha ricordato il suo legame con la Valnerina, evidenziando che l’Umbria da qui ai prossimi anni sarà il fulcro del turismo internazionale. Dopo aver evidenziato il “valore dell’Italia”, ha posto l’accento sui “luoghi speciali dell’Umbria, terra ricca di misticismo e silenzio scelta anche da personaggi di fama internazionale”.

L’impegno della Regione per la promozione turistica

A ribadire l’importanza per il territorio tutto dell’Umbria di questo attrattore turistico sono stati prima il presidente del Consiglio regionale Marco Squarta e poi l’assessore regionale Paola Agabiti. Squarta, infatti, ha parlato di un’opera importante per il marketing dell’Umbria e che rappresenta un’apertura al mondo, ma anche di “esempio di buona amministrazione e di buon utilizzo delle risorse pubbliche”, con un comune piccolo come Sellano che è riuscito ad intercettare importanti fondi pubblici. Il presidente dell’Assemblea legislativa regionale ha poi osservato come “l’Umbria ha avuto un cambio di passo sul fronte del turismo, grazie alle politiche messe in campo dall’assessore Agabiti”.

Paola Agabiti dal canto suo ha elogiato la lungimiranza e la pragmaticità del sindaco di Sellano, ricordando che per contrastare lo spopolamento occorre creare sviluppo, lavoro, digitalizzazione, ma anche servizi di comunità. “La Valnerina – ha detto – pur essendo stata messa a dura prova dal sisma del 2016, sta rinascendo. L’opera contribuirà a promuovere l’Umbria a livello internazionale in tutte le sue sfaccettature, con il suo grande patrimonio artistico, culturale e ambientale. A tutto questo, da oggi si aggiunge anche il ponte tibetano come attrattore turistico importante non solo per Sellano, ma per tutta la Valnerina, l’Umbria e il Centro Italia”.

Il taglio del nastro del ponte tibetano

Alla presentazione pubblica dell’opera è seguito il taglio del nastro del ponte tibetano, dopo la benedizione del sacerdote di origine sellanese don Mauro Lironi. A percorrere per primo il lungo percorso sospeso è stato il sindaco Gubbiotti insieme alle figlie, seguito da vari rappresentanti istituzionali, come la consigliera provinciale Erika Borghesi, il presidente del Gal Pietro Bellini, il presidente di Epta Confcommercio Aldo Amoni ed alcuni sindaci ed assessori del territorio.

Ponte tibetano di Sellano, i numeri e le informazioni

Il ponte tibetano – a pedata discontinua – che unisce Sellano alla frazione di Montesanto, tra i più alti e i più lunghi in Europa, si sviluppa nel vuoto per 517 metri a 175 metri di altezza sopra la valle del fiume Vigi; è in salita, con un dislivello di 68 metri tra la partenza e l’arrivo, e sono necessari 1023 passi per attraversarlo. Sono 70 le persone che contemporaneamente potranno attraversare il ponte, per una capienza oraria stimata pari a circa 90 persone. Gli utenti saranno dotati di apposita imbracatura tecnica fornita dall’organizzazione, per vivere l’esperienza in totale sicurezza. Un moderno sistema di controllo degli accessi automatizza i flussi in ingresso e in uscita del ponte, permettendo agli utenti di acquistare in pochi passaggi il ticket d’ingresso online, o sul posto, e riceverlo in formato digitale permettendo di accedere all’impianto semplicemente con lo smartphone.

Il costo del biglietto è di 30 euro (+5 euro per la navetta che consente il ritorno da Montesanto a Sellano, possibile anche a piedi attraverso un apposito sentiero segnalato) in caso di acquisto presso l’infopoint locale, di 25 euro in caso di acquisto online. Sono previsti sconti per studenti e comitive di almeno 20 persone. Per l’accesso al ponte tibetano occorre essere più alti di 120 centimetri; i minorenni devono essere accompagnati dai genitori. Non è possibile salire sul ponte se non con calzature idonee. Tutte le informazioni dettagliate e le Faq sono disponibili nell’apposito portale VisitSellano.

Ponte tibetano di Sellano, tutte le foto dell’inaugurazione