I vari appelli arrivati da sindaci (di appena 3 giorni fa quella del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, come rappresentante Anci), ma anche da tecnici e perfino da vescovi, si sono rivelati vani: Giovanni Legnini non rimarrà commissario straordinario alla ricostruzione. Al suo posto la premier Giorgia Meloni ha nominato Guido Castelli. A rivelarlo è l’edizione odierna del Corriere Adriatico, che spiega come la presidente del Consiglio abbia già firmato il decreto di nomina che dovrebbe essere esecutivo entro un paio di settimane.
Guido Castelli, eletto senatore nell’ottobre scorso con Fratelli d’Italia, conosce comunque bene i problemi che attanagliano la ricostruzione post sisma del 2016 in centro Italia. Fino al 2019 (e dunque nel periodo del terremoto e negli anni immediatamente successivi) è stato sindaco di Ascoli Piceno, mentre dal 2020 al 2022 come assessore regionale delle Marche, ha avuto la delega alla ricostruzione.
In molti però, anche all’interno della maggioranza di Governo, avrebbero voluto una riconferma di Giovanni Legnini che in poco meno di 3 anni è riuscito ad imprimere la tanto richiesta accelerata alla ricostruzione post sisma, risolvendo vari problemi laddove i suoi predecessori non erano riusciti. Gli ultimi suoi atti sono stati presi nella Cabina di regia del 30 dicembre scorso, con l’approvazione di un nuovo pacchetto di ordinanze relative ad interventi nelle quattro regioni coinvolte (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) ed un nuovo piano di ricostruzione delle chiese.
A contestare la decisione del Governo è il senatore umbro del Pd Walter Verini, che si augura che Guido Castelli possa far bene ma che comunque evidenzia come interrompere il percorso di Legnini sia un errore.