Non si placano le polemiche attorno alla ricostruzione della scuola media Dante Alighieri e della materna Prato Fiorito, danneggiate dal terremoto del 2016 ed inagibili da allora. Dopo il definanziamento del polo scolastico a San Paolo – che aveva ricevuto un finanziamento di 12 milioni di euro – da parte del commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini, mentre le altre scuole finanziate con quella prima ordinanza commissariale sono pronte o quasi, arriva una nuova presa di posizione dei gruppi consiliari di opposizione Spoleto Popolare e Alleanza Civica.
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La minoranza guidata dall’ex vicesindaco Maria Elena Bececco, infatti, dopo comunicati, prese di posizione in consiglio comunale e sul web e conferenze stampa, in questi giorni ha fatto realizzare una vela pubblicitaria contro il sindaco Umberto de Augustinis proprio sui 12 milioni di euro “buttati”.
La replica, con annesso colpo di scena, del primo cittadino non si è fatta però attendere. Il sindaco, infatti, oltre a voler chiarire alcune questioni sull’annosa vicenda, annuncia la presentazione di un ricorso al Tar contro l’ordinanza 80 che a giugno ha definanziato il polo scolastico di Spoleto (il cui progetto è stato ‘annullato’ dalla stessa Giunta de Augustinis). Ed anche un’indagine interna in Comune non è chiaro su quali aspetti.
“In merito ad un messaggio pubblicitario prodotto da alcuni gruppi politici che, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, invitano alla “ribellione” in relazione al fatto che l’edificio della Scuola media “Dante Alighieri” non risulta ad oggi ripristinato, l’amministrazione comunale – scrive nella nota – ritiene opportuno precisare innanzitutto che la decisione di non procedere alla delocalizzazione e ricostruzione della scuola nella zona di San Paolo è stata presa in considerazione dell’assoluta inadeguatezza dell’area e in virtù della necessità di mantenere la media Alighieri all’interno del centro storico. La stessa Provincia di Perugia ha ritenuto preferibile ricostruire il Liceo Scientifico nello stesso luogo in cui è attualmente presente l’edificio.
In secondo luogo l’ordinanza del Commissario per la ricostruzione, con la quale si “definanzia” l’intervento sulla Dante Alighieri e Prato Fiorito risulta non operativa, a dire dello stesso Commissario, perché al vaglio della Corte dei Conti che sta svolgendo accertamenti in merito alla ricostruzione post sisma e, dunque, anche sul tema, fatto questo che conferma le perplessità espresse nei mesi scorsi dall’attuale amministrazione sia, in generale, sul sistema della ricostruzione, sia, in particolare, sulla delocalizzazione delle due scuole”.
In realtà al sindaco de Augustinis ed alla sua Giunta deve essere sfuggito che l’ordinanza 80, che definanzia il polo scolastico, era stata sì bloccata nei giorni scorsi dalla Corte dei conti, insieme ad altre, ma da qualche giorno la situazione si è risolta ed essa è pienamente operativa.
“In ogni caso – prosegue la nota dell’ente – il Comune di Spoleto ha dato incarico di procedere giudizialmente, impugnando davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) il provvedimento commissariale n° 80, nella convinzione che la “Dante Alighieri” debba rimanere nel centro storico della città e a garanzia del finanziamento relativo. È inoltre in fase di definizione un’inchiesta interna al Comune in relazione ai fatti del post terremoto inerenti le scuole “Dante Alighieri” e “Prato Fiorito” “.
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Il Comune di Spoleto, quindi, mira ad ottenere il ripristino dei 12 milioni di euro, nonostante sin dall’insediamento della nuova Giunta sia emersa la volontà di non realizzare il nuovo polo scolastico antisismico a San Paolo ma di ricostruire le due scuole al loro posto. Come “piano B” per finanziare gli interventi il sindaco aveva indicato dei nuovi fondi stanziati dal Miur per la messa in sicurezza delle scuole. I tempi, però, non appaiono per nulla brevi ed anche quest’anno per gli studenti della “Dante Alighieri” l’anno scolastico è iniziato oggi nella sede temporanea della “Pianciani”.