Vince il buonsenso a Palazzo Cesaroni e la Regione Umbria si dota di un testo unico per gestire la ricostruzione “pesante” che prova a snellire ed armonizzare gli aspetti urbanistici, le norme sull’edilizia e lo sviluppo economico delle aree più colpite, anche negli anni in cui i cantieri resteranno aperti. Passa infatti a maggioranza il disegno di legge sulla ricostruzione post sisma del 2016, con l’inserimento anche di Spoleto nel cosiddetto Masterplan Valnerina, attraverso l’emendamento presentato da Brega, Chiacchieroni e Leonelli.
Un testo, ha spiegato la presidente Marini nel suo intervento nel quale ha anche ricordato il lavoro fatto dalla Regione, dai Comuni e dai tecnici in questi due anni, che non è da considerare immutabile “come il Vangelo“, ma che può essere ulteriormente aggiornato e migliorato. Anche sulla base di alcune specificità tecniche che sicuramente, con l’avvio della fase più complessa della ricostruzione, si porranno.
Soprattutto, con questo disposto normativo l’Umbria cerca una sua via alla ricostruzione, confidando che le norme studiate e approvate possano portare da un lato alla semplificazione delle procedure, accorciando i tempi di realizzazione della ricostruzione, e dall’altro fare di una tragedia come quella che ha colpito parte dell’Umbria nel 2016 un’occasione di riqualificazione del territorio e, in prospettiva, di sviluppo economico.
Punti centrali della legge sono la riduzione della vulnerabilità sismica e il rafforzamento della percezione di sicurezza delle popolazioni. Viene poi affrontato il tema delle delocalizzazioni, laddove le condizioni delle aree di sedime attuali di edifici e insediamenti non siano in grado di garantire sicurezza o per incrementare la sicurezza degli insediamenti e degli spazi pubblici. Per tutti i comuni del cratere è previsto un migliore raccordo con la pianificazione di protezione civile. Particolare attenzione viene posta alla ripianificazione, per riqualificare e mettere a sistema le aree trasformate a seguito del sisma e delle attività svolte nella fase di emergenza.Previsto, appunto, il Masterplan per lo sviluppo della Valnerina e Spoleto, che nelle intenzioni dell’amministrazione regionale dovrà essere utile a raccordare la fase di ricostruzione con quella dello sviluppo delle aree maggiormente colpite. Il rischio, infatti, come avvenuto in alcune aree della montagna folignate e della stessa Valnerina in passato, è che negli anni in cui saranno interessati dai cantieri quei borghi e quelle terre si spopolino, perdendo imprese e residenti.
Il “caso” Spoleto
Dopo la ritrovata unità del Consiglio comunale di Spoleto, con la lettera firmata da tutti i consiglieri, e la limatura effettuata nell’incontro politico del Pd promosso da Marco Trippetti e Camilla Laureti, sulla base delle valutazioni transitate nelle ultime ore sull’asse Spoleto-Perugia, l’emendamento firmato dai consiglieri regionali dem Brega, Leonelli e Chiacchieroni ha “portato”, pur con dei responsabili e doverosi distinguo, la città del Festival tra quelle più colpite (Norcia, Cascia, Preci, Monteleone di Spoleto), per le quali è stato previsto un Masterplan in grado di favorirne, anche con interventi finanziari, la ripresa economica.
Legge regionale terremoto, Pd Spoleto incontra Commissione, emendamenti in Aula
Aree dove sarà garantito, dal punto di vista delle procedure burocratiche, un iter più veloce per la ricostruzione. Veloce, ma non senza regole, ovviamente. I Piani regolatori e i Piani attuativi – ha chiarito a questo proposito la presidente Marini – restano vigenti ma le varianti e gli interventi di semplificazione avranno tempistiche speciali e ridotte. Per i 1500 edifici lesionati nel Comune di Spoleto, molti dei quali sono beni culturali, su 15mila edifici lesionati complessivamente dal sisma, potranno essere adottate le norme per la ricostruzione, ma certe norme valgono solo per gli abitati distrutti e per i Comuni del cratere. Spoleto – ha ricordato ancora la governatrice – a differenza di altri Comuni, come in Valnerina, ha tutti gli strumenti urbanistici. Ed i danni materiali nella città del Festival sono stati minori rispetto a zone della Valnerina che sono state letteralmente rese al suolo dal terremoto. Tuttavia la presidente Marini ha ricordato anche la particolare delicatezza della situazione socio-economica, che prescinde dal terremoto.
Il centrodestra si divide
I danni veri sono stati altrove, in Valnerina, ha sottolineato tra i banchi della maggioranza Rometti (SeR). E questo è stato uno dei pochi passaggi un po’ dissonanti per una maggioranza che, stavolta, ha suonato affiata come un’orchestra. Con Chiacchieroni sicuro che con queste norme la ricostruzione potrà essere più snella e di qualità.
Non così le opposizioni, dove in alcuni casi le valutazioni secondo coscienza hanno prevalso sull’appartenenza politica. Ricci è stato il più entusiasta nell’elencare i tanti punti positivi di questa legge, ribadendo poi che Spoleto doveva essere nel Masterplan Valnerina. Si è astenuto l’azzurro Roberto Morroni, che ha dato anche un apporto alla stesura del testo finale. Così come astensione, ma “di incoraggiamento“, c’è stata da parte dei cinquestelle Liberati e Carbonari.
Il portavoce del centrodestra, Marco Squarta (stavolta più che altro portavoce del suo partito, Fratelli d’Italia), ha puntato l’indice contro i ritardi della ricostruzione, dopo una buona gestione della fase dell’emergenza. Mentre dei possibili rischi della ricostruzione sulla base delle nuove norme approvate hanno parlato i leghisti Fiorini e Mancini. Quest’ultimo, come De Vincenzi (Umbria Next), della scelta di fare di Umbria sanità (divenuta poi appositamente Umbria Sanità e Servizi), lo snodo intorno al quale ruoteranno gli interventi della ricostruzione.
Gli altri emendamenti approvati
Approvati anche due emendamenti di Attilio Solinas (Misto-Mdp) rispetto alle funzioni dell’Osservatorio e sulla necessità di pubblicità e trasparenza sulle varie procedure. Ok anche agli emendamenti dei consiglieri Chiacchieroni, Rometti, e Solinas su fruizione del diritto alla casa in linea con le dinamiche e i bisogni dei territori comunali di riferimento; incremento del 30 per cento della Suc di edifici destinati al ricovero di animali e spazi connessi all’attività zootecnica, per innalzare benessere animale.
Approvato invece all’unanimità il documento firmato da Chiacchieroni, Fiorini, Liberati, Morroni, Ricci e Rometti che chiede alla Giunta regionale di “inserire nel ‘Masterplan per lo sviluppo della Valnerina e del Comune di Spoleto’ una specifica modifica del Piano regionale dei trasporti che preveda il miglioramento del collegamenti in Valnerina, in particolar modo lo svincolo per Cascia, il collegamento con la Foligno-Civitanova via Sellano all’altezza di Scopoli e tutti gli altri interventi volti a favorire il raggiungimento dei territori della Valnerina, indicati dagli Enti locali, dall’Assemblea legislativa e dai soggetti interessati”. Unanime parere positivo anche per il testo firmato da Rometti, Solinas, Chiacchieroni e Ricci che chiede alla Giunta regionale la “riorganizzazione organica delle competenze delle società oggetto della legge regionale n. 9/2014, nonché di salvaguardare l’occupazione e la professionalità del personale di Umbria digitale e di individuare le risorse economiche, umane e professionali necessarie allo sviluppo dell’Agenda digitale della Regione Umbria”.