Semèle 2006, il vino passito della Cantina Signae – Cesarini Sartori di Bastardo (Comune di Gualdo Cattaneo, Pg) conquista il terzo premio al Sensofwine, la fiera palcoscenico dell'eccellenza enologica nazionale, che si è svolta dal 20 al 22 novembre nella splendida location dell'Auditorium Parco della Musica di Roma.
L'evento è stato presentato da Luca Maroni, una delle guide italiane più prestigiose e conosciute nel mondo. Tra l'altro, Luca Maroni organizza la carta dei vini delle più grandi manifestazioni mondiali e recentemente anche il presidente Obama, nella serata della fondazione americana degli italiani in america, ha bevuto vini selezionati da lui.
E' una delle poche volte che viene premiato un passito rosso e per il sagrantino passito si tratta forse della prima volta. I passiti vengono chiamati anche vini dolci e vengono prodotti per larga misura con uve bianche. La cantina Cesarini Sartori-Signæ è tornata alla tradizione che voleva il Sagrantino passito bevuto durante il pranzo pasquale con l'agnello; per questo motivo questo sagrantino passito ha un residuo zuccherino basso, non è marmellatoso ed è in un equilibrio tra dolce e tannico che lascia in bocca quel sapore tradizionale che ha dato origine alla fama ed alla storia del Sagrantino: va ricordato che il sagrantino secco ha cominciato ad esistere nel 1974; mentre si trovano tracce del sagrantino nell'alto medio evo. Del resto all'archivio storico di Todi risulta dal catasto del 1372 che i terreni dove oggi sorge la Cantina Cesarini Sartori – Signæ erano già coltivati a superficie vignata di proprietà del massaro di Petroro.
Questo prodotto nasce dalla tenace volontà di Luciano Cesarini di voler coniugare le migliori tecnologie con la difesa della vinificazione tradizionale e della cultura locale, a tal punto da chiamare un suo vino Rossobastardo come il nome del suo paese natale. Oggi questi sforzi vengono premiati con questo premio ma anche con la valutazione di 94 punti per il Rossobastardo che, essendo Igt (indicazione geografica territoriale) e non essendo doc, dà a questo vino un valore di straordinarietà che trova punteggi confrontabili con il famoso Sassicaia e con pochissimi altri vini Igt italiani Questo è un grande successo per l'Umbria. La Cantina Signae – Cesarini Sartori, la più giovane in Umbria, sta bruciando così rapidamente le tappe: a giugno ha ricevuto anche la medaglia d'argento tra le migliaia di vini rossi importati dal monopolio canadese ed a marzo la più importante rivista giapponese gli ha dedicato tre pagine.