Riccione, 16enne muore dopo pasticca di ecstasy | Il racconto choc dell'operatrice del 118 - Tuttoggi.info

Riccione, 16enne muore dopo pasticca di ecstasy | Il racconto choc dell’operatrice del 118

Sara Minciaroni

Riccione, 16enne muore dopo pasticca di ecstasy | Il racconto choc dell’operatrice del 118

Il lungo messaggio di chi ha cercato di salvargli la vita: "Pensavo, avanti forza, reagisci"
Dom, 19/07/2015 - 09:45

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Si chiamava Lamberto Lucaccioni il ragazzo di 16 anni di Città di Castello, morto all’ospedale di Riccione dopo essersi sentito male, intorno alle 4 di domenica 19 luglio, nella discoteca Cocoricò, sulla riviera romagnola.

Da alcune indiscrezioni sembra avesse assunto dell’mdma (ecstasy). Il giovane si trovava nel locale con gli amici: poi il malore. Soccorso da un’ambulanza del 118, è morto poco dopo in ospedale. Il ragazzo era in vacanza a Pinarella di Cervia (Ravenna) con altri due amici di 17 anni. Alloggiava con i genitori di uno dei due compagni in un appartamento per le ferie. Ieri sera i tre ragazzi hanno preso il treno per Riccione, per andare a ballare al Cocoricò.

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Riccione, che stanno cercando di scoprire dove e da chi il ragazzo avrebbe acquistato la droga. Il reato che si configurerebbe per chi ha ceduto la droga è quello di morte come conseguenza di altro reato, ovvero lo spaccio.

I genitori di Lamberto, che era a Riccione in compagnia di altri amici del tifernate, sono stati avvertiti mentre si trovavano a casa. In queste ore i militari stanno raccogliendo le testimonianze degli amici del minorenne. Sequestrate anche le immagini delle telecamere interne ed esterne della nota discoteca della Riviera che verranno esaminate nelle prossime ore.

IL RACCONTO DELL’OPERATRICE DEL 118. E’ comparso inoltre su Giornales.com un articolo, firmato da una ragazza di nome Sarah, operatrice del 118 che ha soccorso Lamberto  che racconta quanto accaduto al ragazzo: “Ho quasi sempre elogiato il mio mestiere per le tante soddisfazioni che da. Ma chi non è in questi panni non può capire cosa voglia dire dover rimanere impassibili e freddi quando ti trovi un ragazzo di 16 anni sulla barella della sala emergenza alle 4 di mattina in arresto cardiaco per colpa di una pasticca che non avrebbe dovuto prendere. E sei li che lo massaggi impassibile ma nella mente pensi “avanti forza reagisci”, ma nonostante l’ora e mezza di massaggio cardiaco l’onda di quel cuore che già da un po’ non batte, rimane piatta. E dopo aver fatto il possibile ci si arrende all’evidenza che l’alba che stai guardando tu, sfinito, lui non potrà vederla. E pensi ai suoi genitori che ancora non sanno di non poter mai più parlare con lui, litigare con lui, ridere con lui, festeggiare con lui. Poi arrivano trafelati, sanno che il figlio sta male ma non che giace steso, freddo ed esangue su un lettino. E allora il medico glielo comunica e lì una delle scene peggiori a cui mai si possa assistere. I pianti, le grida, i malori… “rivoglio il mio bambino vi prego” e tu sei li che non puoi far niente se non continuare ad essere professionale. Non siamo avvocati, non siamo banchieri, ne cassieri, ne muratori… per NOI il lavoro non finisce al marcatempo, ce lo portiamo a casa con tutti i risvolti che comporta. E mentre sei in macchina stanco per il turno di notte, distrutto per le scene a cui hai assistito, scoppi a piangere e scarichi finalmente tutta la rabbia che hai contro le ingiustizie che a volte riserva la vita”.

Intanto arrivano i messaggi di cordoglio delle istituzioni per quanto accaduto al giovane tifernate: “sono molto addolorata per la perdita di una così giovane vita, mi sento vicina alla famiglia”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Oggi è un giorno di lutto – ha ribadito – nulla, nessun provvedimento severo che si potrà adottare darà sollievo alla famiglia“. Il sindaco di Riccione ha convocato d’urgenza una riunione politica di giunta. “Voglio avere tutte le possibili informazioni su ciò che è accaduto. Sentirò, oltre alle forze dell’ordine, anche l’ospedale dove il ragazzo è deceduto e contatterò la proprietà del locale. Come amministrazione – si legge in una nota diffusa dal Comune – siamo fermamente impegnati a contrastare ogni forma di eccesso. Su questo non smetteremo di vigilare nè di intervenire con forte determinazione, pronti anche a decisioni radicali”.

Richiama poi tutti “al rispetto del dolore e della memoria” il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, esprimendo il proprio cordoglio per la morte del ragazzo, residente con la famiglia proprio nella cittadina umbra. Il sindaco ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia dell’adolescente e in particolare al padre di cui – ha detto – “conosco la profonda dirittura morale”, richiamando “tutti al rispetto per il dolore indicibile che i genitori del ragazzo oggi devono affrontare. Astenersi dal divulgare commenti e informazioni che nulla tolgono o aggiungono al dramma di questa morte ingiustificabile – ha osservato Bacchetta – è l’unico modo per rispettare la memoria del ragazzo appena sedicenne e chi oggi ha perso un figlio”.

Anche la pagina Facebook del locale Cocoricò è a lutto: ha infatti sostituito la sua immagine con una schermata nera. Il locale di Riccione è molto conosciuto per le serate dance della riviera. Poco meno di un mese fa, il 26 giugno, la discoteca si era “trasferita” a San Patrignano dove, per i 1.500 ragazzi della comunità, aveva organizzato una grande festa in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga. Una linea di condotta, quella del divertimento sano e contro gli stupefacenti, confermata e sottolineata dal patron del locale, Fabrizio De Meis: “il divertimento sano e sicuro eleva il lavoro svolto in questi anni dal Cocoricò sia dal punto di vista artistico, sia della sicurezza e del contrasto dell’eccesso e dello sballo“.

Ultimo aggiornamento ore 21.00

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