In attesa di poter ricostituire il gruppo Ricci Presidente, l’ex sindaco di Assisi, ritrovatosi senza alcuna carica dopo essersi dimesso, a fine anno, da portavoce del centrodestra, torna ad essere capogruppo. E non è merito di qualche rito sciamano legato al suo nuovo look (una camicia con intarsi ricamati al posto della cravatta d’ordinanza), quanto del consigliere Attilio Solinas. Come avevamo anticipato, il primo inquilino del Misto improvvisamente diventato affollato, Attilio Solinas appunto, ha dato il via libera perché Ricci ne diventasse presidente.
“Io mi batterò perché Ricci, eletto in Consiglio regionale come candidato presidente del centrodestra, possa costituire un gruppo monocratico. E questo, per un atto di giustizia”, ci aveva detto lo stesso Solinas dopo l’acceso dibattito in Commissione sul “caso” Ricci. Dicendosi pronto, nel frattempo, a consentire che Ricci diventasse il capogruppo del Misto.
L’iter per l’approvazione della legge “pro Ricci”, comunque, prosegue, ma alcune voci discordanti in maggioranza (su tutte, quella di Eros Brega) potrebbero rallentarlo. E allora, Ricci, per ora, diventa capogruppo del Misto e, conseguentemente, tornerà a prendere parte alle votazioni, sinora disertate per protesta. Dai banchi della minoranza (pur da battitore libero) e non dal pulpito del presidente, lasciato eventualmente libero dalla Porzi che qualcuno vedrebbe dirottata a Palazzo Donini. Ipotesi, quest’ultima, bollata dal diretto interessato come “estiva” e “impossibile” anche dal punto di vista politico, essendo egli già candidato per la guida della Regione dal 2020 sostenuto “solo” da tre liste civiche.
Mal di fegato di De Vincenzi (Misto – Umbria Next), che dopo il divorzio di qualche mese fa si ritrova un’altra volta Ricci come proprio capogruppo.
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(foto dal profilo FB di Claudio Ricci)