“Gentili Amici,
dopo aver contribuito, in quota parte, con i soldi ricavati ( 20.000 euro ) dalla vendita del libro “ Riccardo Zampagna, il calcio alla rovescia “ all’acquisto del mammografo digitale per l’Unità di Senologia dell’Ospedale di Terni vorrei comunicare con la presente che dal 1 marzo è cambiato l’obiettivo che mi propongo di raggiungere, ovvero l’acquisto di un ventilatore artificiale “ Fabian HFO “ di ultima generazione da donare al reparto di Pediatria dell’Ospedale S. Maria di Terni.
E proprio per questa operazione nei giorni scorsi ho incontrato il direttore generale dell’ospedale di Terni ed il Direttore Sanitario nonché il responsabile del reparto di Pediatria ed ho potuto riscontrare grande interesse in quello che stavo proponendo.
Insieme alla vendita del libro, che si può acquistare presso la Libreria Alterocca e presso la mia tabaccheria in Piazza Tacito, ho in mente altre idee che possano permettermi al più presto di realizzare un sogno che, oltre al mio, deve essere quello di tutti i ternani sempre disponibili ad aiutare chi ne ha più bisogno.
E vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare tutti coloro che hanno acquistato il libro e sono tanti. Da Bergamo a Messina, da Bologna a Cosenza, a Terni sono state tantissime le persone che hanno compreso e sorretto il mio progetto di solidarietà e per questo non finirà mai di ringraziarLe.
Ora chiedo un ulteriore sforzo anche se i momenti non sono dei più facili da affrontare. Sono fiducioso, però, e spero davvero insieme alla generosità dei cittadini ternani di riuscire a raccogliere la cifra necessaria per l’acquisto del ventilatore artificiale sanando una situazione che presenta qualche criticità.
Ho bisogno, però, del Vostro aiuto, dell’aiuto della stampa scritta, delle radio, delle televisioni e ve ne sarei grato se voleste aiutarmi a propagandare il nuovo progetto accompagnandomi con il vostro aiuto nella pubblicizzazione delle varie manifestazioni che andrò a realizzare sempre e solo con lo scopo di acquistare, nella massima trasparenza, quella strumentazione troppo importante per il nostro Ospedale”.
Riccardo Zampagna