“Una perla preziosa che contiene e cerca di interpretare la spiritualità e la devozione cristiana”. Sono le parole del vescovo della Diocesi di Foligno Gualtiero Sigismondi che, attraverso il rito di riapertura al culto, ha permesso alla città di riabbracciare la chiesa di Santa Maria di Vallegloria, uno scrigno di arte e religiosità all’interno del convento di Vallegloria. Una grande festa non solo per le monache Clarisse che possono finalmente tornare a celebrare la messa nella loro splendida chiesa, ma anche per i tanti cittadini e turisti che potranno godere di un altro importante luogo di culto.
La chiesa di Vallegloria, chiusa dal 1997 a causa delle gravi lesioni del terremoto, sarà infatti aperta di nuovo per la messa domenicale alle 9, ma saranno programmate anche visite guidate su prenotazione in accordo con la comunità delle Clarisse nell’ambito del progetto di fruibilità del patrimonio. “L’apertura di questa chiesa è un evento estremamente importante per la comunità spellana – ha spiegato il sindaco Sandro Vitali – perché arricchirà ulteriormente il circuito di visita Spello Città RiAperta rendendo visibili i preziosi tesori d’arte che sono contenuti al suo interno. Ringrazio pertanto tutte le istituzioni, i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito alla conclusione di questo articolato cantiere”.
Al termine della cerimonia il sindaco Sandro Vitali ha donato alle monache Clarisse di Santa Maria di Vallegloria ed alle autorità una pubblicazione a carattere storico-artistico, intitolata “Santa Maria di Vallegloria a Spello. Monastero di Clarisse urbaniste” con testi di Corrado Fratini, Mario Sensi e Giulio Proietti Bocchini. Il volume contiene una dettagliata campagna fotografica delle opere della chiesa restaurata e di altrettante opere contenute nel monastero.