Nessun rischio per la Riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Spoleto e si mira a riattivare il prima possibile la Cardiologia. Lo evidenzia l’Usl Umbria 2. Una precisazione che arriva dopo l’annuncio fatto martedì che nei locali del Servizio ospedaliero avrebbe trovato posto il corso di formazione sull’emergenza – urgenza.
Una nota, quella dell’azienda sanitaria, che a molti è sembrava avere il sapore di una beffa, vista la carenza cronica di cardiologi già prima del Covid che non è stata ancora risolta e la chiusura ormai da quasi due anni della palestra della riabilitazione cardiologica.
Così diversi candidati a sindaco di Spoleto nelle ultime ore hanno preso posizione sull’iniziativa e sul futuro del San Matteo degli Infermi (argomento che sta tenendo banco in particolar modo in questa campagna elettorale). E così – in modo bipartisan – sono intervenuti sul tema i sostenitori praticamente di ogni aspirante primo cittadino. Portando la Usl Umbria 2 ad intervenire spegnendo le polemiche sul nascere e ricordando – come anticipato ieri da Tuttoggi.info – che è in corso un bando di concorso che dovrebbe portare all’assunzione a tempo indeterminato di 3 cardiologi a Spoleto.
“La direzione generale dell’Azienda Usl Umbria 2 – si legge nella nota – ritiene necessario ribadire con grande chiarezza all’opinione pubblica che l’istituzione a Spoleto del centro permanente per la formazione avanzata nella gestione dell’emergenza urgenza conferma il ruolo centrale del presidio “San Matteo degli Infermi” come Dea di primo livello.
Per evitare strumentalizzazioni politiche sull’argomento o interpretazioni forzate e poco corrette dei programmi della direzione strategica dell’azienda sanitaria, si riafferma che il progetto non “prenderà il posto” né andrà a sostituire il servizio di Riabilitazione Cardiologica per il quale, come noto, è in corso un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di tre cardiologi“.
“Non a caso i locali individuati e in fase di allestimento del centro permanente di formazione sono attigui alla Riabilitazione Cardiologica, si tratta infatti di una sala riunioni (non della palestra) dove già si sono svolti, in epoca pre Covid, eventi formativi con la partecipazione anche di specialisti cardiologi.
Avendo già previsto il trasferimento a piano terra della sala riunioni ospedaliera, il locale individuato sarà quindi attrezzato e dedicato alla formazione aziendale nella gestione dell’emergenza urgenza, ovviamente senza ridurre in alcun modo gli spazi della Riabilitazione Cardiologica, un servizio che la direzione aziendale, in linea con le indicazioni della Regione Umbria, si è impegnata, con atti concreti e facilmente verificabili, a riattivare in tempi rapidi.
In questo contesto il centro permanente di formazione rappresenta quindi un fiore all’occhiello, un elemento aggiuntivo e molto importante per rafforzare la mission ospedaliera di Dea di primo livello, dotato di unità specialistiche e funzioni di alta qualificazione legate all’emergenza”.