di Sandro Piccinini
In questi ultimi giorni, il dibattito riguardante le retribuzioni della “casta dei consiglieri comunali” è tornato alla ribalta e ritengo utile sgombrare il campo da diverse storture e zone d’ombra.
Poiché ritengo che la trasparenza sia un valore aggiunto nel rapporto tra il cittadino e il rappresentante da lui eletto all’interno delle istituzioni, ricordo che per me, come per tutti gli altri trentanove consiglieri, funziona così: c’è un gettone di presenza di 91,10 euro lordi che vale sia per le sedute di consiglio che per le riunioni di commissione cui, però, vanno detratte le imposte e, nel mio caso, la ritenuta per il partito.
Per capirci, prendiamo ad esempio le mie ultime due buste paga del Comune: il cedolino del mese appena trascorso, che allego e che è comunque disponibile nella pagina “Trasparenza” del mio blog, ammonta sì a 728,88 euro lordi (relativi a 8sedute di cui 4 del Consiglio Comunale e 4 della 2° Commissione Consiliare) ma da questi vanno detratte le imposte (per un totale di 196,80 euro), l’IRPEF (10,70 euro) e la ritenuta del 15% per il partito (79,81 euro). Totale netto: 441 euro.
Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2011, il cedolino ammonta a 911,10 euro lordi (relativi a 10 sedute di cui 4 del Consiglio Comunale e 6 della Commissione Consiliare) ma anche da questi (e come per tutte le mie buste paga che provengono dal Comune) vanno detratte le imposte, l’IRPEF (per un totale di 245,97 euro) e la ritenuta del 15% per il partito (99,77 euro). Totale netto: 583 euro.
Ricordo inoltre che il gettone di presenza che è corrisposto ai consiglieri comunali è equiparato alle presenze effettive. Di conseguenza, in caso di assenza o malattia e nei mesi in cui non si svolge il Consiglio Comunale, non percepisco alcun gettone di presenza.
Ognuno tragga le sue considerazioni ma io credo che i problemi della nostra città siano altri e continuare a fare delle “classifiche” dei compensi degli amministratori non fa altro che alimentare la spirale della devastazione delle istituzioni. Che, invece, hanno bisogno come il pane di persone che scommettono anche sul proprio sacrificio personale per restituire loro decoro e autorevolezza.