Resta in carcere l’aggressore delle due vigilesse colpite dal 29enne nigeriano mentre si trovavano nell’ufficio della municipale a Fontivegge. Il giudice Serena Ciliberto ha convalidato l’arresto in carcere, disponendo il rinvio per valutare la richiesta di perizia psichiatrica richiesta dalla difesa. Ma nel frattempo ha anche concesso il nulla osta per l’espulsione in caso di revoca del permesso – concesso per motivi umanitari – e di cessazione della misura cautelare.
Il giovane straniero aveva già aggredito lo scorso giugno il direttore della Caritas. Il motivo sempre lo stesso: pretendeva che gli fosse data una casa.
Richiesta avanzata anche l’altro giorno, quando si è presentato al posto di polizia della municipale a Fontivegge. All’invito a ripresentarsi in orario di apertura il pomeriggio, l’uomo come una furia ha iniziato a colpire al volto le due vigilesse. E a distruggere l’ufficio, gridando “questa è casa mia”.
Alle due vigilesse sono giunte numerose attestazioni di solidarietà, da parte dell’amministrazione comunale e di diversi esponenti politici. La Lega, con il segretario regionale Virginio Caparvi, ha chiesto l’immediata espulsione dall’Italia del 29enne.