Ha preso il via venerdì 23 ottobre il primo dei tre appuntamenti formativi rivolti a psicologi e psicoterapeuti sul tema “Il Lausanne Trilogue Play, uno strumento osservativo delle relazioni familiari” organizzato dal servizio Formazione, Comunicazione e Relazioni Esterne dell’azienda sanitaria e coordinato dalla responsabile scientifica dr.ssa Paola Angelucci, Dirigente Psicologo SSD Salute Mentale dell’Azienda USL Umbria2.
Alla prima edizione hanno preso parte oltre 50 professionisti dell’Azienda Usl Umbria 2 e dell’Ordine regionale degli Psicologi dell’Umbria.
Il Lausanne Trilogue Play (LTP) è uno strumento ideato da un gruppo di studiosi di Losanna per valutare lo sviluppo della comunicazione intersoggettiva familiare, utile quindi ad osservare ed analizzare, in modo approfondito, le relazioni che intercorrono in un ambito familiare. L’obiettivo della procedura di osservazione diretta, rivolta a famiglie con figli di età compresa fra i 2 e i 17 anni, è quello di valutare il “grado di coordinazione” che i membri della famiglia raggiungono nel portare a termine un compito condiviso, evidenziando le risorse e le difficoltà della famiglia nelle interazioni.
“È uno strumento prezioso e versatile – spiega la psicologa dr.ssa Paola Angelucci – che può essere applicato in contesti diversi, con specifiche finalità diagnostiche e/o terapeutiche: in psicoterapia familiare, negli interventi di Sostegno alla genitorialità, nelle CTU, nei percorsi di mediazione familiare, nelle fasi valutative del percorso clinico e nella progettazione degli interventi di supporto alle fragilità della rete relazionale in cui un bambino si trova a crescere”. La procedura italiana, messa a punto dalla professoressa Mazzoni ha avuto tra i suoi collaboratori la docente del corso, dr.ssa Marta Franci che ha applicato LTP, nel suo dottorato di ricerca internazionale a Losanna, anche in ambito prenatale.
“Le relazioni familiari e il rapporto genitori-figli dalla nascita sino alla fase adolescenziale – afferma la dr.ssa Stefania Gallina, responsabile del servizio Formazione, Comunicazione e Relazioni Esterne dell’Azienda Usl Umbria 2 – sono da anni temi di estrema attualità ed oggetto di studio e di approfondimento della comunità scientifica internazionale. Un rapporto in continua evoluzione e trasformazione, in questa fase condizionato pesantemente da lunghi mesi di emergenza sanitaria segnata da stress, crisi e disagio psicologico. Per tale motivo riteniamo che il ruolo dello psicologo sia centrale per un’analisi della realtà che ci circonda e per fornire alla popolazione strumenti di difesa, resilienza, supporto. Nell’Azienda Usl Umbria 2 abbiamo offerto per alcuni mesi un Pronto Soccorso Psicologico per assistere non solo gli operatori sanitari in prima linea ma, in generale, i cittadini provati dalla crisi pandemica. L’obiettivo è di integrare sempre più la figura dello psicologo nei percorsi di cura ed assistenziali, nei servizi di sorveglianza sanitaria, nei territori e negli ospedali per fornire una risposta multidisciplinare adeguata ed efficace”.