Fratelli d’Italia non molla la presa sulla Regione. E lascia sul tavolo del centrodestra il nome di Marco Squarta (l’attuale portavoce a Palazzo Cesaroni) per la candidatura a presidente della Regione. Un derby con la senatrice Donatella Tesei, investita direttamente da Matteo Salvini a Perugia all’indomani delle dimissioni di Catiuscia Marini e “confermata” dal sottosegretario (e già commissario della Lega per l’Umbria) Stefano Candiani.
La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo essersi incontrata con i vertici umbri del partito (Franco Zaffini, Emanuele Prisco, Eleonora Pace e lo stesso Marco Squarta) ha ribadito: il portavoce del centrodestra, colui che nel 2015 ha raccolto più preferenze nella coalizione, è il migliore dei candidati per il centrodestra.
“Conosco Marco Squarta da vent’anni – ha detto Giorgia Meloni – è una persona seria e competente, con un bagaglio di esperienza importante in politica a dispetto dell’età. Propongo il suo nome agli alleati del centrodestra“.
La presidente di Fratelli d’Italia ha aggiunto: “La scelta concertata del candidato alla presidenza della Regione sarà un momento importante per trovare unità e compattezza nella coalizione che andrà a governare l’Umbria”. Parole pronunciate al termine dell’incontro in cui si è discusso delle priorità da affrontare in Umbria dal punto di vista del rilancio economico, infrastrutturale, delle soluzioni ai temi del lavoro e del sociale.
“Indipendentemente da quel che sarà – ha commentato Squarta – questa dichiarazione di Giorgia Meloni mi riempie di orgoglio e mi responsabilizza ancor più“.
E alle parole dell’ “amico Candiani” che prevede Donatella Tesei a Palazzo Donini, Zaffini ricorda che l’unica previsione sicura su cui scommettere è quella di una Regione a guida centrodestra. Per il nome del candidato presidente i giochi non sono chiusi.
Insomma, derby o ticket (qualora andasse in porto l’accordo, più ampio) la partita sembra comunque affare dei due partiti vincitori delle ultime amministrative, Lega e Fratelli d’Italia. Con Forza Italia costretta alla finestra, messa subito da parte la suggestione Romizi (più civica che azzurra, del resto) e con un timida candidatura di Morroni avanzata giusto per ricordare che nella coalizione c’è anche l’azzurro.