Prisco (FdI): una follia chiudere lo svincolo | Anche per le opposizioni perugine l'uscita di via Adriatica va mantenuta
Rampe di Ponte San Giovanni, interrogazione al ministro Giovannini. L’ha presentata il parlamentare ed ex assessore perugino di FdI, Emanuele Prisco, che dice: “Una follia chiudere svincolo di Ponte san Giovanni”.
Lo svincolo in questione è quello di via Adriatica, una delle due uscite di Ponte San Giovanni, che rischia di essere chiuso per far posto al progetto di raddoppio della rampa di collegamento tra la E45 e il Raccordo.
“Su spinta della Regione Umbria – ricorda Prisco – Anas ha attivato le procedure per la redazione del progetto definitivo dell’intero Nodo di Perugia, ovviamente aggiornate alle mutate condizioni. Questo consentirebbe di aggirare la città evitando la strozzatura in galleria esistente nel tratto di ingresso alla città e per attraversarla verso il Policlinico regionale”.
“Nel progetto di riordino delle rampe pare sia prevista però – aggiunge il parlamentare – la chiusura di uno degli svincoli di Ponte San Giovanni, quello di via Adriatica”. Una novità emersa durante l’audizione tenutasi nei giorni scorsi in Comune con i vertici di Anas Umbria.
“Questa scelta, se confermata – scrive ancora Prisco – avrebbe un contraccolpo negativo sulla viabilità interna alla popolosa frazione cittadina con conseguente paralisi della viabilità interna”.
Anche il centrosinistra contro la soppressione dello svincolo
Contro l’ipotesi di chiusura dello svincolo di via Adriatica anche le opposizioni consiliari perugine hanno annunciato un emendamento all’ordine del giorno su viabilità e infrastrutture, quello appunto votato in Commissione, che approderà in Aula.
Un dibattito, quello sul raddoppio delle rampe, che si unisce a quello sul Nodo di Perugia, la variante da Collestrada a Corciano, con il suo primo stralcio fino a Madonna del Piano che potrebbe essere cantierabile il prossimo anno.