Praticamente tutte le settimane, almeno un giorno a settimana, il macchinario per la radioterapia oncologica all’ospedale di Spoleto è guasto. Questo è quello che sta avvenendo da almeno tre settimane al San Matteo degli Infermi, con evidenti disagi per i pazienti che ovviamente provengono da tutta la valle umbra sud e non solo dalla città e dal suo comprensorio. Una situazione che non è nuova: già in passato più volte è accaduto. Il macchinario in questione è il famoso acceleratore lineare per il quale il nosocomio di Spoleto attende da anni la sostituzione.
Finalmente l’Usl Umbria 2 – dopo anni di proclami, lungaggini burocratiche e l’annosa questione se fosse meglio acquistare un nuovo macchinario o affittarlo – ha avviato la procedura per la sostituzione, che è stato annunciato sarà completata entro la fine di questo anno. Nel frattempo gli altri ospedali della regione in possesso del costoso ed importante macchinario hanno proceduto di recente alla sostituzione: a Perugia poco meno di un anno fa, a Terni il mese scorso. Ma se un paziente è in cura presso una struttura ospedaliera, non è così praticabile spostarsi in un’altra: la radioterapia prevede che infatti prima sia fatto una specie di tatuaggio (il cosiddetto centraggio) che è valido solo per uno specifico macchinario, oltre ai problemi di liste d’attesa.
Il nuovo acceleratore lineare del San Matteo degli Infermi ha un costo stimato di 4,3 milioni di euro (3,5 più Iva); le domande da parte delle aziende interessate a partecipare al bando per l’acquisizione e l’installazione del macchinario dovranno essere presentate entro le ore 13 dell’11 aprile (apertura delle offerte il 18 aprile). Quindi ci ci sarà l’aggiudicazione e poi i tempi tecnici per lo smontaggio di quello attuale, il posizionamento del nuovo, il collaudo e la formazione del personale. La speranza è che il nuovo apparecchio per la radioterapia possa essere pronto al più presto, visti i disagi che i pazienti (ma anche il personale della struttura ospedaliera, da cui ovviamente non dipendono i problemi in questione) si trovano ad affrontare costantemente proprio perché l’acceleratore lineare attuale è obsoleto e sta funzionando oltre le sue capacità).
Come viene segnalato a Tuttoggi.info anche da una lettrice: “Devo fare una terapia che prevede 20 radio in 4 settimane consecutive, la prima settimana ne ho potute fare 3 su 4, la seconda 2 su 5, la terza 1 su 5… Ogni volta non si sa mai se il macchinario funzionerà o no”. E se i pazienti di Spoleto subiscono dei disagi minori, ci sono diversi utenti che fanno chilometri per poi doversene tornare a casa senza poter effettuare la radioterapia. Persone che, va ricordato, sono pazienti oncologici, quindi già con problemi di salute rilevanti.
L’auspicio è dunque che si acceleri il più possibile nel completamento dell’iter che porterà l’ospedale di Spoleto ad avere un acceleratore lineare nuovo e pienamente funzionante.