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Quintana Foligno, al Gareggiare dei Convivi ultimo cimento tra Morlupo e Croce Bianca

Il Rione Morlupo ed il Rione Croce Bianca si sfideranno domenica 10 febbraio 2013 nell’ultimo cimento del Gareggiare dei Convivi, la sfida gastronomica tra i Rioni della Giostra della Quintana. Un grande banchetto nella splendida sala di Palazzo Orfini nel dies natalis della Quintana di Foligno che segna i 400 dalla prima Giostra del 1613. Il Salone d’Onore di Palazzo Orfini è pronto ad accogliere la finale del Gareggiare giunto alla 37° edizione, tra il Morlupo ed il Croce Bianca, vincitori rispettivamente della fase di giugno e di settembre. Il tema gastronomico sarà ancora quello dei Pasticci e pastelli, ed i due rioni finalisti riproporranno i piatti presentati senza alcuna variazione secondo il regolamento stilato dal Magistrato Stefano Trabalza, Presidente della Commissione Artistica dell’Ente. L’atto finale si svolgerà, come tradizione, con tutti i commensali in abiti secenteschi. I piatti di gara saranno giudicati anche quest’anno da una giuria d’eccezione composta dall’architetto Marina Cogotti e dal professor Alberto Capatti.

Marina Cogotti è Direttore di Villa d’Este a Tivoli e funzionario della Soprintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio del Lazio, all’interno del quale svolge compiti istituzionali di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e ambientale e coordina l’Ufficio Attività Culturali. Ha condotto inoltre importanti interventi di restauro sui siti archeologici dell’area pompeiana, a Roma e nel territorio laziale. Autrice di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche, ha partecipato a numerosi convegni.

Il professor Alberto Capatti, docente ed ex Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Torino, insegna Storia della Cucina e della Gastronomia. Partito da studi di Lingua e Letteratura Francese, ha spostato poi il suo interesse e le sue ricerche sugli aspetti della cultura che sono legati alla cucina e all’alimentazione, approfondendo in maniera particolare la gastronomia italiana e francese. Il professor Capatti è protagonista di un percorso emblematico dove l’alimentazione diventa un elemento che coinvolge l’esperienza sia dal punto di vista scientifico che estetico ed emozionale.