Il Rione Ammanniti ha deciso di non riaprire la taverna. Si apre un fronte tra i Rioni, impegnati ad organizzare la Quintana in tempo di Covid. Una decisione, quella dell’Ammanniti, che arriva anche dopo il giudizio negativo relativo alle scelte sulla Giostra, espresse in sede di Comitato centrale.
Il Rione non riapre la taverna
“Il direttivo ha deliberato la non apertura della taverna rionale per il periodo dal 27 agosto al 12 settembre. Le motivazioni di tale decisione – dice una nota del Rione – risiedono principalmente in diverse discrepanze e incongruenze riscontrate a livello etico-morale. Stiamo vivendo una pandemia mondiale che impone di fermarci. Sacrifici, restrizioni e divieti a questa connessa, non permettono il pieno sviluppo dell’idea di associazionismo e volontariato che per noi sono i principi cardine della manifestazione“.
“Salvaguardiamo i rionali”
“Questa scelta, in linea con quella di molte altre manifestazioni storiche nazionali, mira alla salvaguardia di soci, rionali ed avventori, tutelando allo stesso tempo anche le attività ristorative della città che, dopo mesi di chiusura totale, stanno vivendo un momento di “rinascita”.
È senz’altro importante sottolineare che, come le altre taverne, anche quella del Rione Ammanniti è in grado di sostenere tutte le restrizioni anti-Covid e le disposizioni che le norme sanitarie richiedono, tuttavia ci riserviamo il diritto di poter agire a favore del buon senso. Il Rione Ammanniti, dal canto suo, si impegnerà comunque nel prendere parte alle altre attività da programma, coerentemente a quanto prima affermato, al fine di garantire il normale svolgimento della manifestazione“.