Fa discutere il parcheggio sotterraneo del Centro Le Grazie, in via San Girolamo a Città di Castello, dove molti utenti, da tempo ormai immemore, non riescono mai a trovare un posto libero.
In quest’area con 71 posti auto, ben 32 sono riservati, 31 sono pubblici (uno per disabili) e 8 sono a disposizione dei mezzi della Polizia Locale. Alcuni però sono stabilmente occupati – ormai da anni – da mezzi in evidente stato d’abbandono e ricoperti di polvere che di fatto tolgono ulteriori posti liberi ai “potenziali” fruitori.
La questione è finita pure in Consiglio comunale, con Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) che ha presentato un’interrogazione per chiedere proprio se esista “una ricognizione periodica degli stalli del parcheggio, con la relativa verifica della legittimità dell’occupazione da parte dei mezzi lasciati in sosta. Vista la carenza di posteggi pubblici gratuiti in centro è necessario verificare l’utilizzo corretto degli stalli riservati, per evitare che siano utilizzati in maniera impropria e sottratti alla pubblica utilità”.
La consigliera ha chiesto anche se siano previste opere di manutenzione, facendo presente che “l’area non è stata interessata da altri interventi dopo quello eseguito 10 anni fa per realizzare i box della Polizia Locale e l’adeguamento alla normativa antincendio. Il parcheggio è in condizioni abbastanza precarie, con infiltrazioni di acqua e una segnaletica a terra pressoché scomparsa. Credo sia importante garantire una ottimale fruibilità del parcheggio, a beneficio dei residenti ma anche per il resto della cittadinanza, visto che l’area di sosta serve l’asilo Cavour e in futuro verrà utilizzata anche dagli utenti del nascente Centro per le famiglie”.
Nel ricordare che il parcheggio sotterraneo, di proprietà del Comune, sia “semi-pubblico, aperto a tutti ma con la metà degli stalli riservati a residenti degli alloggi gestiti dall’Ater”, l’assessore Rodolfo Braccalenti ha spiegato che “i posti di quest’ultimi si trovano nelle fasce perimetrali mentre la zona centrale è destinata a parcheggio pubblico. I residenti, essendo i posto a loro riservati pertinenziali alle abitazioni, pagano la tariffa prevista nel contratto di affitto Ater. La segnaletica è sbiadita, ma permette comunque di distinguere le diverse tipologie di stalli”.
Riguardo alle opere di manutenzione l’assessore ha assicurato che “vengono eseguite costantemente: i presidi antincendio sono controllati come da normativa, viene svolta la manutenzione dell’illuminazione e quella di sicurezza agli impianti, nonché la pulizia delle aree. Ogni 5 anni, inoltre, viene rinnovato il certificato di prevenzione incendi”.
L’assessore ha anche riferito che “da un controllo della Polizia Locale sui veicoli che occupano in maniera costante gli stalli, è risultato che questi non risultano abbandonati, seppur il loro stato faccia pensare il contrario. Sono infatti presenti ancora targhe e parti essenziali, quindi non possono essere considerati rifiuti. Molti mezzi sostano comunque in area privata e i proprietari non hanno intenzione di disfarsene”.
“Stiamo però valutando – ha preannunciato – l’opportunità di regolamentare a disco orario la sosta degli stalli ad uso pubblico, così da limitarne l’utilizzo prolungato o improprio e da favorire la loro rotazione e fruibilità a tutti, come già fatto in altre situazioni similari”. Arcaleni ha replicato: “Credo sia necessario un monitoraggio periodico, che chiedo formalmente, per fare in modo che venga verificata la correttezza dell’utilizzo dei posti disponibili. Condivido l’idea di favorire la rotazione nell’utilizzo degli stalli pubblici, perché siano più spesso a disposizione di tutti”.